Il tecnico del Lugano in lacrime dopo l'importante vittoria: «Come tifo siamo stratosferici».
Il coach ticinese ha avuto il merito di conquistare la Coppa Svizzera al primo anno fra i "grandi".
BERNA - Il dado è tratto. Il Lugano ha avuto il merito di collocare nella propria bacheca la quarta Coppa Svizzera della sua storia, dopo quelle conquistate nel 1931, 1968 e 1993.
Un grande merito va all'allenatore Mattia Croci-Torti, capace di riportare a Cornaredo un trofeo che mancava da ben 29 anni. «Sono estremamente contento. Dopo aver battuto l’YB non ci siamo mai nascosti e non ho mai fatto una dichiarazione senza menzionare che questo era il nostro obiettivo», ha analizzato il Crus al termine del match. «Siamo arrivati pronti e carichi per sfidare il San Gallo. Ogni giocatore ha dato il massimo e per un allenatore è una sensazione incredibile. Siamo entrati nella storia, poiché dopo 30 anni abbiamo riportato a Lugano un trofeo, disputando una signora partita. Abbiamo preparato al meglio questo appuntamento. Era da tanto tempo che pensavo di giocare in un certo modo contro il San Gallo e oggi sono stati rispettati tutti gli schemi. Siamo sempre stati sul pezzo - fino al 93esimo minuto - ed è stato fantastico. La vittoria la dedico a tutti i ragazzi che hanno avuto fiducia in me fin dal primo giorno, poi a tutto il popolo ticinese che ha creduto in noi e sono venuti in massa a Berna per sostenerci. Comunque, il San Gallo ha avuto a disposizione un’armata di sostenitori incredibile, ma noi come tifo siamo stratosferici...».