«In sei mesi... iniezioni, antidolorifici e mi sono dovuto svuotare il ginocchio una volta a settimana»
Ibrahimovic: «Ho un nuovo legamento crociato anteriore e un altro trofeo».
MILANO - Qualche presenza qua e là (alla fine saranno 23 in campionato) e 8 reti: come è stato il rendimento di Zlatan Ibrahimovic nell’ultima Serie A?
Sufficiente? Appena sufficiente? Scarso? Insufficiente?
Se siete dei detrattori del gigante di Malmö, forse cambierete idea quando saprete quello che ha veramente passato. Forse avrete un parere diverso quando conoscerete le pene che sono toccate all’attaccante svedese il quale, a obiettivo raggiunto (lo Scudetto), dopo essere finito sotto i ferri ha “confessato” tutti i suoi guai.
"Negli ultimi sei mesi ho giocato senza il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Sei mesi passati con il ginocchio gonfio. Mi sono potuto allenare solo 10 volte con la squadra in sei mesi. Ho dovuto fare oltre 20 iniezioni in sei mesi. Mi sono dovuto svuotare il ginocchio una volta a settimana per sei mesi. Ho dovuto prendere antidolorifici tutti i giorni per sei mesi. A malapena ho dormito a causa del dolore per sei mesi. Non ho mai sofferto così tanto, dentro e fuori dal campo. Ho trasformato qualcosa di impossibile in qualcosa di possibile. Nella mia testa c'era un solo obiettivo: rendere i miei compagni e il mio allenatore campioni, perché avevo fatto loro una promessa. Oggi ho un nuovo legamento crociato anteriore e un altro trofeo".
L'operazione alla quale si è sottoposto è andata bene. Tenuto conto dell'età e dei tempi di recupero previsti - prima di gennaio è praticamente impossibile che torni in campo - il Milan pare deciso a non garantire un contratto a Zlatan. L'idea, in rossonero, è quella di sostenere e aspettare lo svedese, permettendogli di aiutare la squadra come "mentore", salvo poi premiarlo con un accordo a gettone. Niente di garantito ma una lauta paga per ogni presenza accumulata da inizio 2023 fino al termine della corsa. Frenato anche dalla prematura scomparsa di Mino Raiola e, al momento, ancora non confrontatosi con la "sostituta" Rafaela Pimenta, Ibrahimovic non ha ancora deciso come comportarsi. Se accettare o meno la proposta. Il suo sentirsi parte del progetto Milan, dove potrebbe rimanere come dirigente una volta appese le scarpe al chiodo, dovrebbe in ogni caso spingerlo a cimentarsi in questa nuova sfida.
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