Maguire rompe il silenzio e si sfoga: «Ho le spalle larghe e accetto le critiche, ma si è andati troppo oltre...».
«Sono felice che i miei figli abbiano un'età in cui non leggono ancora e non seguono i telegiornali».
MANCHESTER - Harry Maguire, reduce da un'annata molto complicata, rompe il silenzio sulle colonne del "Mirror". Pagato a peso d'oro dal Manchester United nel 2019 - oltre 90 i milioni sborsati per prelevarlo dal Leicester (record per un difensore) -, il centrale non è sempre stato all'altezza in termini di prestazioni.
Il 29enne non nega le difficoltà e accetta le critiche, ma in stagione si è andati ben oltre. Nella fattispecie, in aprile, era scattato l'allarme per le minacce anonime che parlavano di una bomba piazzata proprio nell’abitazione di Maguire...
«Sono consapevole di essere al centro di attenzioni e valutazioni anche severe, ma c'è una linea che non può essere superata - ha commentato il difensore, che vive con la compagna e due figli - II Manchester United ha pagato una grossa somma per ingaggiarmi, quindi accetto le critiche. Ho le spalle abbastanza larghe. Però sono un essere umano e come tutti ho una famiglia. Le parole mi scivolano addosso, ma quando si parla di bombe dentro casa, non è più calcio. Sono felice che i miei figli abbiano un'età in cui non leggono ancora e non seguono i telegiornali».
In carriera con la maglia della nazionale ha vissuto momenti anche felici, ma nell'ultimo match - a Wembley contro la Costa d'Avorio - c'è chi non ha perso l'occasione di fischiarlo sonoramente a ogni tocco di palla. «Dal mio esordio in Nazionale i tifosi sono stati fantastici con me. Ho vissuto tanti bei momenti e non lascerò che una minoranza, non so quanti fossero, possa influenzare il mio rapporto con il resto dei supporter inglesi. E comunque sono sicuro che ci saranno presto altri bei momenti da vivere insieme».