Mattia Croci-Torti potrà nuovamente contare sul suo numero 10 dal primo minuto: «Non c'è nessun dubbio, sarà titolare».
Il tecnico ticinese è cauto in vista della gara contro il GC: «Sarà una partita difficilissima».
ZURIGO - Nel pomeriggio di domenica (ore 16.30) il Lugano affronterà al Letzigrund il Grasshoppers, in occasione del match valido per il secondo turno di Super League.
Contro le Cavallette mister Croci-Torti non potrà contare sui servigi di quattro infortunati (Facchinetti, Macek, Hairizi e Aliseda) e di uno squalificato (Daprelà). «Siamo consapevoli che potenzialmente - in questo campionato - potremmo vincere contro chiunque, ma nello stesso tempo sappiamo che si può anche perdere contro tutti», sono state le parole del Crus nella consueta conferenza stampa pre-partita. «Affrontiamo un GC che non ha cambiato niente, dopo essere stata forse la miglior squadra dell’ultimo quarto dello scorso campionato. Sarà una partita difficilissima. Negli ultimi sette incontri si è imposto cinque volte, giocando praticamente sempre con gli stessi undici elementi. È un avversario di grande qualità e non dovremo mostrarci spavaldi pensando di essere più forti. Sarà necessario essere umili, sapere che sarà un match di grande sofferenza e cercare di conquistare più punti possibili».
All'esordio - una settimana fa - la formazione bianconera era caduta malamente fra le mura amiche contro il Sion (2-3). «Eravamo pronti al fatto che il risultato sarebbe anche potuto essere negativo alla fine. Sapevamo di essere in emergenza, ma non ci siamo nascosti e come sempre abbiamo provato a fare bene, riuscendoci in parte. Stiamo parlando di una gara che ci ha visti lottare fino al 96′ e nella quale ci abbiamo creduto per più di mezz'ora con un uomo in meno in campo. Siamo stati penalizzati dalle palle ferme, la mancanza di centimetri ci pesa parecchio, per questo motivo siamo obbligati ad aumentare la nostra concentrazione».
Intanto il tecnico sottocenerino ha recuperato pienamente uno dei suoi uomini migliori, ovvero Mattia Bottani, reduce da un infortunio. «L’ho visto dispiaciuto per non aver potuto aiutare i suoi compagni dal primo minuto domenica scorsa, ma ho preferito rimanere cauto, dato che non aveva disputato troppe amichevoli e che necessitava di ritmo. Non ha ancora i 90′ nelle gambe ma non c’è dubbio che al Letzigrund sarà in campo dal primo minuto. Le voci sull’interessamento del Sion per lui? Sicuramente quando si parla di Mattia dobbiamo avere solo rispetto. È un giocatore che ha disputato 274 partite nel Lugano, realizzando 44 gol e 35 assist. Ha giocato due finali di Coppa svizzera, una delle quali vinta, ha all’attivo due partecipazioni in Europa League e una convocazione in nazionale. Stiamo parlando di un’icona della nostra società. Queste illazioni lasciano il tempo che trovano: è normale che tutte le squadre siano interessate a un giocatore del genere. È un elemento che a Lugano ha lasciato il segno ed è ciò che vedo tutti i giorni, anche perché Mattia dimostra a ogni allenamento di avere voglia di vincere con questa maglia. Queste voci non mi hanno toccato perché vedo come lavora e la voglia che ha di aiutare la squadra. Faremo di tutto per tenerlo».