Nel corso della sua carriera Fernando ha cambiato più squadre o fidanzate?
Recentemente ha optato nuovamente per un "trasloco", accettando l'offerta dell'Aston Martin
MADRID - Non è chiaro se Fernando Alonso abbia cambiato più squadre o più fidanzate nel corso della sua carriera in Formula 1 cominciata nel 2001, quando sia Gian Carlo Minardi che Cesare Forio capirono subito di avere in squadra un piccolo fenomeno. Il conteggio delle squadre è semplice. Basta seguire l’almanacco panini della Formula 1, quella che una volta era chiamata la Guida Marlboro e che oggi è diventata un sito Internet.
Fernando dopo la Minardi è stato in Renault quattro anni, poi in McLaren Mercedes un anno a litigare con Hamilton e regalare il Mondiale a Raikkonen, quindi ancora in Renault per due anni prima di passare in Ferrari per cinque stagioni a cui ha fatto seguire quattro anni in McLaren (tre con motore Honda definito Gp 2 engine e una con motore Renault). Negli ultimi due anni è poi passato all’Alpine per decidere di tradirla e firmare con Aston Martin per il futuro. Non è invece chiaro quante fidanzate abbia avuto in questo periodo quando, tra parentesi, è stato anche sposato cinque anni con la cantante Raquel del Rosario che abbiamo sentito pure a San Remo (era il suo periodo ferrarista).
Ma non siamo qui a contare le fidanzate note e meno note di Fernando, tra l’altro tutte bellissime, siamo qui a cercare di capire perché Fernando ha vinto solo due titoli mondiali quando nell’albo d’oro c’è un Vettel che di titoli ne ha quattro? Alonso non ha vinto meno di quanto gli avrebbe consentito il suo talento da racer puro perché ha cambiato fidanzata tanto di frequente. Fatti suoi. Fernando ha vinto meno di quanto avrebbe meritato perché è anche un collezionista di scelte sbagliate. Il suo carattere gli ha spesso giocato contro. Fortissimo in gara dove aveva delle letture alla Schumacher, meno veloce in qualifica dove spesso non sapeva cogliere l’attimo, la storia racconta che i disastri veri li abbia fatti nello “spogliatoio” riuscendo spesso a mettere uno contro l’altro gli ingegneri dei suoi team. Se in Giappone, a casa Honda, dici in diretta tv mondiale che il motore Honda è un GP2 engine è ovvio che la Honda non la prenda troppo bene. Peccato che qualche anno dopo la Honda abbia vinto il mondiale con Max mentre lui era alle prese con un altro GP2 engine, quello dell’Alpine che poi ha deciso di mollare di punto in bianco per passare all’Aston Martin che ha sacco di soldi, vero, ma finora non li ha esattamente saputi sfruttare. A 41 anni appena compiuti voleva un contratto più lungo di quello che gli offrivano.
Neppure Ibra è arrivato a tanto. La cosa bella di Fernando è che a 41 anni ha ancora una voglia di correre da ragazzino ed è competitivo oggi come quando saliva sui kart da bambino. Se solo fosse stato meno distruttivo all’interno delle squadre dove è stato avrebbe vinto di più. Il problema è che a 41 anni non lo ha ancora capito.