La signora Ilva: «E pensare che Luciano è sempre stato un tifoso della Fiorentina. Oggi c'è tanta maleducazione»
«Gli volevano tutti bene a Firenze, ma ora forse è cambiato qualcosa».
FIRENZE - Domenica Luciano Spalletti ha vissuto una serata... movimentata in quel di Firenze, nella sua Toscana. A fine match l'allenatore del Napoli ha affrontato alcuni dei tifosi avversari che, nell'arco dei 90', non hanno fatto altro che prenderlo di mira. Con epiteti senza senso... «Hanno insultato mia mamma che ha 90 anni, per tutta la partita», aveva dichiarato il 63enne a margine del confronto del Franchi (terminato 0-0).
A qualche ora dall'accaduto è stata proprio Ilva, la madre del tecnico dei partenopei, a prendere la parola sulle pagine de "La Nazione": «È stata una cosa brutta a prescindere e non ho intenzione di incontrare eventualmente il tifoso coinvolto. Poco conta se abbiano offeso questa volta noi, non si fa. Il calcio deve restare un divertimento, non una "citrullata". Capisco la reazione di Luciano, si è sentito toccato nel profondo e ha reagito così. E pensare che è sempre stato un tifoso della Fiorentina, andava sempre allo stadio. Gli volevano tutti bene a Firenze, ma ora forse è cambiato qualcosa».
L'88enne ha la sua idea ben precisa sul calcio di oggi. «Non vado più da anni allo stadio ma mi sembra che oggi rispetto al passato ci sia più maleducazione. Non voglio generalizzare, ci sono come dappertutto anche persone buone. Oggi c'è maggior rancore e meno rispetto. E poi ci sono tanti bambini sugli spalti, insultare non è mai un bell'esempio da dare».