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Lugano, ecco Renato Steffen: «Convinto del Lugano sin dai primi contatti» Il nuovo calciatore del Lugano Renato Steffen è stato presentato in conferenza stampa: «Sì, con Murat Yakin ho parlato»
«Se guardiamo quanto il Lugano è cresciuto negli ultimi anni non trovo affatto sia un passo indietro».
LUGANO - Il Lugano ha aggiunto parecchi cavalli al suo motore, ingaggiando nientemeno che il Nazionale svizzero Renato Steffen. Chiusa l'esperienza con il Wolfsburg il 30enne ha deciso di piantare le tende sulle rive del Ceresio, dove cercherà di aiutare la squadra bianconera a crescere e a togliersi parecchie soddisfazioni sulla scia della Coppa Svizzera vinta.
«Il mio desiderio era quello di tornare a giocare con una certa continuità - è intervenuto il calciatore nella conferenza stampa di presentazione - Sono molto motivato e sin da subito ho ritenuto questa opportunità molto stuzzicante. Oltre a dare una mano a questa squadra, voglio fungere da chioccia per i giovani».
Dalla Bundesliga alla Super League: è un passo indietro nella tua carriera? «No. Piuttosto che un passo indietro, lo reputo un ulteriore passo nello sviluppo della mia carriera. Non sottovalutiamo la Super League. Inoltre, se guardiamo quanto il Lugano è cresciuto negli ultimi anni non trovo affatto sia un passo indietro. Voglio aiutare questa squadra a progredire».
Ai Mondiali non manca tanto e anche il punto di vista di Murat Yakin avrà giocato un ruolo importante nella scelta... «Ho chiaramente parlato con Murat al quale ho chiesto un'opinione. I minuti in campo hanno un peso importante quando il nostro selezionatore sarà chiamato a prendere le sue decisioni, ma non ho scelto di venire qui soltanto per cercare di mantenere un posto in Nazionale».
Sabato c'è la sfida a Zurigo, Steffen sarà subito gettato nella mischia? «Posso dire di essere pronto e arruolabile. Forse a livello di ritmo-partita mi manca ancora qualcosa, ma sono sicuro che lo ritroverò presto. Vedremo quelle che saranno le scelte del Mister».
Sulla trattativa e sul... Crus: «Di pancia ho sempre avuto delle sensazioni positive, sin dai primi contatti. Croci-Torti? Non lo conoscevo prima, ma come il sottoscritto è una persona che vive di emozioni. Mi piace l'energia che mette nello spronare i giovani, è il punto di riferimento per la squadra».
Renato Steffen non è presente sui social, come mai? «Da circa cinque anni ho deciso di abbandonarli. In passato io e la mia famiglia abbiamo ricevuto degli attacchi, alcuni anche pesanti. Per questo non rimpiango la scelta. Anzi, ho molto più tempo da dedicare alla mia famiglia».
