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Ancora a secco di successi, lo Zurigo scommette sul Lugano Steffen pronto a debuttare al Letzigrund: c'è un Lugano da aiutare
I biancoblù hanno raccolto due punti in sei partite.
ZURIGO - La scorsa stagione ha dominato il campionato, lo ha stravinto costruendo la sua gloria anche su un rendimento casalingo superlativo. Quest'anno... non vince mai.
Forse non ancora “centrato” dopo gli scossoni - positivi ovviamente - seguiti al titolo 2021/22, nelle ultime settimane tra i confini nazionali lo Zurigo ha collezionato solo delusioni. Ha accumulato errori e orrori, riscoprendosi vulnerabile. E, soprattutto, riscoprendosi ultimo della classifica dopo le prime sei giornate di Super League. Comunque capaci di muoversi con intraprendenza sul mercato (l’ultimo arrivato è stato il gigante croato Nikola Katic), i tigurini del già traballante Franco Foda non vogliono a questo punto però perdere ulteriormente tempo: confidando anche nella cabala, sono decisi a cancellare lo “0” dalla casella delle vittorie.
Perché tutto ciò dovrebbe interessare i tifosi ticinesi? Perché sabato sera (ore 20.30), al Letzigrund “salirà” il Lugano. Salirà una squadra che da tempo non sorride quando si esibisce vicino alla Limmat.
Nelle loro ultime tre visite zurighesi Sabbatini e soci hanno infatti rimediato altrettanti schiaffi, non segnando mai e incassando sette reti. Il “periodo” negativo è lungo oltre tre anni e cinque match (un pari e quattro sconfitte) ed è cominciato all’indomani del reboante 0-4 con il quale, nel luglio 2019, Maric, Aratore, Rodriguez e Vecsei fecero brindare Celestini e sprofondare Magnin. Sfruttando (anche) le qualità dell’ultimo arrivato Renato Steffen - probabile il suo esordio, anche se magari non da titolare - mister Croci-Torti cercherà quindi di portare a casa quel successo che chiuderebbe serie nera e crisi.
Come riuscire però a sorprendere la truppa di Foda? Blindando una retroguardia fin qui dimostratasi troppo distratta, per esempio. È sul pacchetto arretrato, che al Letzigrund sarà parecchio sollecitato, che il Crus deve lavorare, è per quello che deve trovare i giusti accorgimenti. Una volta recuperata palla, potrebbero infatti poi bastare le qualità dei singoli per decidere il match.
