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«Parola d’ordine, umiltà»

CHALLENGE LEAGUE«Parola d’ordine, umiltà»

18.10.22 - 10:00
Mihajlovic: «Chiedete a mia moglie come sono dopo una sconfitta»
Ti-press (Alessandro Crinari)
«Parola d’ordine, umiltà»
Mihajlovic: «Chiedete a mia moglie come sono dopo una sconfitta»
Due gol e tanta voglia: Dragan Mihajlovic indica la via.
Calcio - Challenge League19.10.2022

LIVE

Aarau
0 - 1
AC Bellinzona
CALCIO: Risultati e classifiche

BELLINZONA - Due gol e un assist per svoltare. Per indicare la via a un gruppo talentuosissimo ma fino a questo punto incapace di esprimere con costanza tutto il suo enorme potenziale. 

Lasciata la fascia e spostatosi in mezzo al campo, nel weekend Dragan Mihajlovic ha preso per mano il Bellinzona, conducendolo a un solido e rinfrancante successo sul Wil. Una vittoria scaccia-crisi, da buonumore.

«Che è il mio stato d’animo attuale - ha raccontato il 31enne - Dopo un successo è tutto più facile. Quando si perde invece... chiedete a mia moglie come sono per i due giorni seguenti alla partita».

Cinque gol rifilati al Wil, una grande prestazione in coppa contro il Lucerna ma anche, in mezzo, prove difficilmente commentabili. La sconfitta di Neuchâtel…
«Anche noi non siamo riusciti a spiegarci una differenza così grande tra diverse prestazioni. Abbiamo fatto riflessioni, parlato nel gruppo e ci siamo confrontati con lo staff tecnico; siamo arrivati, tutti insieme, alla conclusione che fare un passo indietro fosse necessario. Siamo ripartiti dagli aspetti basilari: rimanere compatti, pensare ad avere una difesa solida e provare a non subire gol. Davanti abbiamo tanti giocatori forti, se sapremo essere attenti, poi una rete riusciremo quasi sicuramente sempre a farla». 

Nelle ultime sconfitte c’è stata anche tanta sfortuna.
«È vero, non siamo stati fortunatissimi, ma non vogliamo accampare scuse. La fortuna, in fondo, te la devi cercare. E noi abbiamo forse provato a fare cose più complicate di quelle che ci saremmo potuti permettere. L’aspetto più importante, per me, è che ognuno capisca che dobbiamo sempre giocare con la giusta attitudine, testa, grinta, cattiveria. Che si provi a fare bene le cose semplici per poi, step by step, inserire qualcosa di nuovo. Sono convinto che in un campionato come questo, a “salire” alla fine, sarà chi avrà la miglior difesa».

In questo, allora, il Bellinzona è messo male. 
«Ma per ora, fortunatamente, la classifica è ancora molto corta: c’è tempo per sistemare tutto. Adesso dobbiamo solo rimanere concentrati e provare a fare il massimo, con precisione, fino alla sosta. Poi lì avremo la possibilità di aggiustare bene quel che non va, di migliorare a fondo… La parola d'ordine è comunque “umiltà”. Quella non deve mai mancare».

Siete consci di avere una delle due-tre rose più ricche di talento della categoria?
«Lo sappiamo ma questa cosa, come già successo, non deve destabilizzarci. A un certo punto abbiamo ascoltato troppo quei discorsi nei quali sembrava che il Belli fosse già da Serie A. Grandi qualità? Sappiamo di averle ma il valore va mostrato sul campo. Siamo comunque convinti del fatto che, se sapremo esprimerci con, appunto, umiltà, con i giocatori che abbiamo possiamo fare molto bene». 

Contro il Wil, dopo un confronto con il mister, avete deciso di giocare con un modulo diverso rispetto al passato. Tu ti sei mosso a centrocampo. 
«Io mi sono sempre messo a disposizione dei vari allenatori avuti. In fondo non è importante la prestazione del singolo quanto piuttosto che la squadra vinca. In carriera l’ho capito: puoi fare benissimo ma se poi non arriva il successo non riesci a fare nulla, a metterti in mostra. Se, invece, ci sono i risultati, anche i giocatori hanno una visibilità maggiore. L’ho visto anche l’anno passato con il Levski Sofia: sollevi un trofeo e cambia tutto. Detto questo, credo di poter essere più utile a questo Bellinzona giocando in mezzo. L’ho già fatto molto spesso negli anni passati e, tra esperienza e caratteristiche, in quella posizione so che posso dare un contributo maggiore rispetto a quello che posso garantire muovendomi da terzino». 

Domani è già campionato, c’è la trasferta di Aarau.
«Sarà una sfida difficile, ovviamente, come d’altronde tutte quelle di questa categoria. Per come la vedo io, in questo momento dobbiamo evitare di guardare la classifica e pensare piuttosto ad affrontare tutte le partite come fossero finali. Per la graduatoria, per fare dei conti, ci sarà poi tempo nel 2023». 

Una nota stonata dell’ultimo Bellinzona è stato… il pubblico. Contro il Wil il Comunale era quasi vuoto.
«Penso che sia una questione generazionale. Ai miei tempi, quando ero piccolo, c’erano gli adulti che, entusiasti per la squadra, per come si batteva e per i numeri che faceva, trascinavano i giovani al campo. Gli ultimi anni difficili per questo club hanno invece fatto allontanare i fan più distratti. Spetta a noi, con l’impegno e appunto i risultati, convincere i ragazzi a tornare a riempire uno stadio che ha la pista, che è grande, che non è coperto… È difficile, è vero, ma ci dobbiamo provare. Certo, servirà molto tempo: la passione non è qualcosa che si costruisce in qualche mese. Questa “assenza”, in ogni caso, non riguarda solo noi: in Ticino la si "sente" anche a Lugano. È purtroppo un problema...».

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CLASSIFICA
PLPuntiWDLGFGAGDFORM
1Thun1833963321913WWDLD
2Etoile-carouge Fc183093632275LDLWL
3Aarau182985530228WDDWW
4Vaduz182877426260WDDWW
5Wil182567528235DDWWL
6Xamax18258193036-6LLWLL
7AC Bellinzona18215672228-6LDDLW
8FC Stade Nyonnais181853102440-16LDDWW
9FC Stade Ls Ouchy171738628244DWLLD
10Sciaffusa17164492128-7WDDLL
Ultimo aggiornamento: 15.12.2024 23:28
COMMENTI
 

Koblet69 2 anni fa su tio
alle 19.45 giocava l'Ambri in casa,è chiaro che chi voleva assistere alla partita nn poteva certo essere a Bellinzona alle 18...magari buttare un occhio al campionato di hockey come fanno i cugini con le maglie nere sarebbe d'aiuto tipo anticipare la partitadel belli alle 16 o prima oppure giocare la domenica pomeriggio( con risparmio della corrente per illuminare il campo)

Righe76 2 anni fa su tio
Forza ragazzi!

Boh! 2 anni fa su tio
Di umiltà in questo sport se ne trova ben poca….

Boss 2 anni fa su tio
forse ai tifosi non piace la proprietà e di conseguenza …

gp46 2 anni fa su tio
Risposta a Boss
Quelli che non vengono alla stadio perché non piace la proprietà non sono tifosi, che stiano poi a casa anche quando eventualmente gradiranno la proprietà che magari ci porterà soddisfazioni....

Koblet69 2 anni fa su tio
Risposta a gp46
concordo in pieno!!
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