In un'intervista rilasciata a 20 Minuten, il nostro selezionatore ha toccato diversi temi interessanti.
«Abbiamo grandi aspettative. Il mio lavoro consiste anche nel fare scelte difficili».
BERNA - I Mondiali in Qatar sono dietro l'angolo e Murat Yakin non vuole lasciare nulla al caso. Per gli elvetici l'esordio è programmato per giovedì 24 novembre contro il Camerun. Come si sta avvicinando la nostra Nazionale al momento clou? Il nostro selezionatore ha rilasciato un'intervista esclusiva a 20 minuten.
Murat Yakin, il Qatar è dietro l'angolo. Un anno e mezzo fa Lei era ancora allenatore dello Sciaffusa. Come è stato finora il suo periodo come allenatore della Nati?
«Molto turbolento, ma sempre positivo e bello. Sono estremamente orgoglioso di poter fare questo lavoro».
Tra una settimana presenterete la squadra che prenderà parte alla Coppa del Mondo. Fino a che punto sono stati definiti questi 26 uomini?
«Naturalmente è già stato definito un quadro di elementi esperti. Ma contano anche il momento e la forma attuale dei giocatori, questo è quello che ho sempre detto. Analizziamo le prestazioni e vediamo quale squadra si adatta meglio a ciò che vogliamo».
Probabilmente ci saranno anche giocatori delusi, coloro che non saranno convocati. Come si affronta questo problema?
«Il mio lavoro non consiste solo in scelte semplici. Anche in Qatar dovrò mettere diversi giocatori in tribuna ad ogni partita».
Il capitano Granit Xhaka sarà sicuramente presente. Con l'Arsenal è in forma smagliante...
«Ha capacità incredibili, come nessun altro. Sono molto felice di averlo come capitano nella mia squadra. Ci divertiremo molto con lui alla Coppa del Mondo».
Il vostro secondo grande giocatore, Xherdan Shaqiri, si sta mantenendo in forma a Lugano. La sua stagione con Chicago si è conclusa già alcune settimane fa...
«Si tratta di una situazione particolare, dovuta all'andamento della stagione negli Stati Uniti. È molto positivo che sia stata trovata una soluzione per lui».
Sarà in forma per la prima partita contro il Camerun? Siete preoccupati?
«Non si può creare artificialmente un ritmo partita in allenamento. Ma sono molto soddisfatto del fatto che Xherdan abbia potuto giocare molte partite in questa stagione e che, a differenza degli anni precedenti, sia stato risparmiato da infortuni importanti. So cosa può fare Xherdan e ho piena fiducia che sarà pronto».
Zakaria al Chelsea, Akanji al Manchester City, Steffen al Lugano, Seferovic al Galatasaray, Embolo al Monaco: alcuni dei vostri giocatori si sono trasferiti in estate. Come ha fatto a seguirli?
«Sì, ci sono stati alcuni cambiamenti e situazioni diverse. Quasi tutti sono attualmente in ottima forma. Breel Embolo, ad esempio, sta dimostrando di essere capace di fare gol e assist in ogni partita».
Quali sono le sue aspettative per la partita con la Serbia, in programma il 2 dicembre?
«Ero allo stadio in Russia nel 2018 e ho visto tutto dal vivo. Dobbiamo concentrarci assolutamente sul nostro lavoro. Non accetterò altre questioni esterne al calcio...».
Sarà possibile?
«In pratica vogliamo finalmente giocare un torneo importante senza altri "ronzii". Abbiamo detto ai giocatori, e continueremo a farlo, che in Qatar abbiamo un'opportunità unica che potrebbe non ripresentarsi mai più nella nostra vita. Abbiamo un lavoro da fare e dobbiamo concentrarci esclusivamente sul calcio».
Chi sarà campione del mondo in Qatar?
«Non si può prevedere. La forma sul campo e lo stato d'animo delle squadre saranno decisivi».
Questo significa che anche la Svizzera ha una possibilità?
«Abbiamo grandi aspettative...».