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L'avvocato generale della Corte Ue ha "risposto" alla causa che i fautori della Superlega hanno intentato negli scorsi mesi
Grande felicità per l'Uefa: «Il parere rafforza il ruolo centrale delle federazioni nella protezione dello sport, sostenendo i principi fondamentali del merito sportivo e dell'accesso aperto a tutti i nostri membri»
«Le norme di Fifa e Uefa che sottopongono ad autorizzazione preventiva qualsiasi nuova competizione sono compatibili con il diritto della concorrenza dell'Unione». Questa la conclusione alla quale è giunto l'avvocato generale della Corte Ue Athanasios Rantos (non vincolante ai fini della sentenza attesa per il prossimo mese di aprile), nella causa che i fautori della Superlega hanno intentato negli scorsi mesi a Uefa e Fifa per il presunto monopolio illegale sull'organizzazione delle competizioni internazionali.
Le regole di Fifa e Uefa, in base alle quali ogni nuova competizione deve "passare" attraverso un'autorizzazione preventiva, sono compatibili con il diritto della concorrenza dell'UE. Il legale ha affermato che «mentre gli organizzatori della Superlega avevano il pieno diritto di creare una manifestazione indipendente non possono, parallelamente alla creazione di tale competizione, continuare a partecipare ai tornei calcistici organizzati dalla Fifa e dalla Uefa, senza la preventiva autorizzazione di tali federazioni».
Grande felicità - anche se come detto la sentenza definitiva arriverà soltanto in aprile - per l'Uefa, che ha sempre "respinto" con forza la creazione della Superlega: «Il parere rafforza il ruolo centrale delle federazioni nella protezione dello sport, sostenendo i principi fondamentali del merito sportivo e dell'accesso aperto a tutti i nostri membri, nonché unendo il calcio alla responsabilità condivisa e alla solidarietà. Il calcio in Europa rimane unito e fermamente contrario alla Superlega, o a qualsiasi proposta separatista, che minaccerebbe l'intero ecosistema sportivo europeo».
