Il fenomeno brasiliano, miglior marcatore di sempre, è l'unico giocatore ad aver vinto 3 Mondiali.
O Rey, grazie alla rete segnata in Svezia all'età di 17 anni e 239 giorni, è ancora il più giovane marcatore nella storia della Coppa del Mondo. Quando era calciatore, per un periodo, è stato l'atleta più pagato al mondo.
SAN PAOLO - Se n’è andato. Pelé, O Rey, re e leggenda del calcio brasiliano (e non solo), si è spento all’età di 82 anni dopo una lunga e coraggiosa lotta contro un tumore al colon. Nato a Tres Coraçoes il 23 ottobre 1940, Pelé ha riscritto la storia del calcio a suon di gol e titoli.
Bomber implacabile, l'asso verdeoro ha iniziato a giocare per il Santos all'età di 15 anni e per la Seleção a 16. È l’unico giocatore ad aver vinto tre Mondiali (1958, 1962 e 1970) e detiene il record di 1’281 gol in carriera (primato riconosciuto dalla FIFA, nonostante le stime non siano univoche). Nel primo trionfo mondiale, in Svezia nel 1958, divenne il marcatore più giovane di sempre in una kermesse iridata (a 17 anni e 239 giorni, per un record che ancora gli appartiene).
Mito del mondo del pallone, Pelé è il capocannoniere del Brasile con 77 gol in 92 partite. A livello di club è il capocannoniere di tutti i tempi del Santos con 643 reti in 659 match.
Nel suo sensazionale palmarès si contano anche sei campionati brasiliani (1961, 1962, 1963, 1964, 1965, 1968), due Coppa Libertadores (1962, 1963), due Coppe Intercontinentali (1962, 1963), una Supercoppa Intercontinentale (1968).
Nella coda della sua carriera giocò anche due anni negli Stati Uniti ai New York Cosmos (1975-77). Quando era calciatore, per un periodo, Pelé è stato l'atleta più pagato al mondo.