Il patron, che non prevede l'arrivo di acquirenti, ritiene che la sua uscita rappresenterà la fine del calcio professionistico in Vallese.
In novembre il numero uno dei biancorossi ne aveva parlato con "L'Illustré". In serata la conferma ai microfoni della "Rts".
SION - Christian Constantin, storico e vulcanico presidente del Sion, ha confermato alla "Rts" la sua intenzione di lasciare la testa del club nel giugno 2024.
La scelta, che in novembre aveva spiegato a "L'Illustré" definendola «ragionevole e irrevocabile», è stata confermata in serata a seguito di una sentenza del tribunale cantonale di Friborgo, che in giornata ha respinto un suo ricorso condannandolo a pagare delle imposte arretrate.
«Nel 2024 compirò 67 anni, spingersi oltre rimanderebbe solo il problema della mia successione e mio figlio Barthélémy non deve ereditare le scelte del padre», aveva spiegato il patron, che oggi ha sottolineato come la sua uscita dal club dovrebbe significare anche la fine del calcio professionistico in Vallese.
«Dal punto di vista economico è una perdita di 10 milioni. È una filiera che si estinguerà. Avere club sostenuti da mecenati e imprenditori locali è un metodo ormai antico e del secolo scorso. È un processo che sta per finire», ha aggiunto alla “Rts” Constantin, che non crede all'ipotesi di un acquirente entro il 2024.