Incredibile attacco all'argentino durante la sua permanenza al Camp Nou.
Ad andare giù pesante è stato Román Gómez Ponti, ex capo dell'ufficio legale del Barcellona.
BARCELLONA - Sono clamorosi i contenuti di alcune chat portate alla luce dal quotidiano spagnolo El Periodico. Da ciò che emerso in queste ore ad accendere la miccia è stato Román Gómez Ponti, ex capo dell'ufficio legale del Barcellona, che all'ex presidente del club blaugrana Josep Maria Bartomeu ha scritto in WhatsApp parole davvero pesanti all'indirizzo del simbolo della squadra (oggi al PSG) Lionel Messi.
A generare la rabbia dell'uomo sarebbero state le tante concessioni fatte al giocatore in sede di discussione sul rinnovo del contratto (poi mai firmato). «Barto non puoi essere così buono con quel topo di fogna. La società gli ha dato tutto e lui si è impegnato a generare una dittatura su trasferimenti, rinnovi, sponsor... Tutto solo per lui. Quando poi le cose vanno male, a causa della pandemia, arriva il mitico messaggio: "Presidente, abbassi pure gli stipendi degli altri ma non tocchi il mio e quello di Luis (Suarez, ndr)". Spero che finisca a marcire nell'indifferenza della gente, la cosa peggiore che potrebbe capitargli».
Per Gómez Ponti - durante il lockdown - era necessaria la riduzione degli stipendi, per garantire la sopravvivenza del club. Ma alcuni, fra cui Messi e Piqué, si sarebbero opposti. «Atteggiamento impresentabile, spregevole e disgustoso di una rosa di viziati e milionari insensibili che si sono rifiutati di concordare con il club le misure minime per garantire la nostra sostenibilità economica».