FCLTrasferta insidiosa su un campo ghiacciato: «Vogliamo i tre punti»

LUGANO - Nel pomeriggio di domenica il Lugano sarà impegnato sul campo del Winterthur, nel match valido per la 19esima giornata di Super League che corrisponde anche alla prima sfida del girone di ritorno.

Per l'occasione coach Mattia Croci-Torti non potrà beneficiare dei servigi di Saipi, Mai, Mahou, Hajdari e Arigoni, con quest'ultimo che si è lussato una spalla contro il Grasshopper domenica scorsa. «Alla Schützenwiese non era semplice giocare quando il Winterthur era in Challenge League e sicuramente non sarà facile domenica», sono state le parole del mister bianconero nella consueta conferenza stampa pre-partita. «Stando a una statistica, gli zurighesi sono l’unica squadra in grado di riempire lo stadio tutte le partite al 93% della disponibilità, di conseguenza anche nei momenti difficili la squadra ha sicuramente avuto un pubblico caloroso che li ha aiutati. Sarà una piccola bolgia, anche perché i nostri avversari sono consapevoli che i risultati e la salvezza passano dall’affetto dei loro tifosi. Questa circostanza potrà indubbiamente aiutarli così come li può aiutare il campo, poiché essendo il Lugano una squadra più tecnica di loro saremo svantaggiati su un terreno ghiacciato. Ma non vogliamo cercare scuse, dobbiamo andare a Winterthur a prendere tre punti nonostante il campo, gli spettatori e le assenze». 

Le due squadre si affronteranno per la quarta volta in questa stagione - calcolando anche la sfida degli ottavi di finale di Coppa Svizzera - e si sono sempre imposti i ticinesi. «Se andassimo a Winterthur con la convinzione di dominare, sicuramente succederebbe il contrario e poi saremmo qua a leccarci le ferite. Dobbiamo invece essere positivi, sapere che siamo più forti ma anche consapevoli del fatto che su quel terreno di gioco dovremo magari cercare il risultato in un modo diverso rispetto a quanto fatto nelle ultime tre partite e cioè cercando di giocare. Vogliamo vincere ma sarà necessario stare attenti».

Come reputi il rendimento di Steffen? «Secondo me Renato ha chiuso il girone d'andata in maniera eccellente. Sia nel match contro lo Zurigo sia in quello con il Winterthur è stato inoltre uno dei migliori in campo, un trascinatore. Purtroppo il fastidio che lamenta al collo non l’ha facilitato e la voglia di arrivare ai Mondiali ha fatto sì che tante volte non si sia fermato malgrado il dolore. Abbiamo cercato di gestirlo al meglio nel ritiro spagnolo e non dimentico che su sei amichevoli ore-campionato ha disputato solo le ultime due, scendendo in campo per 45′. L’ho fatto giocare, magari non in una condizione ottimale, proprio per permettergli di ritrovare questa condizione. Su di lui ci sono delle aspettative e non dobbiamo nasconderci. Lui stesso è un tipo che non si nasconde e che si assume le sue responsabilità. È consapevole di poter dare ancora di più. Negli ultimi giorni l'ho in ogni caso visto lavorare con molta concentrazione e sono sicuro che nelle gambe abbia almeno una settantina di minuti per disputare una partita come si deve già domenica».