Marketa Ottomanska, ex partner del calciatore: «Non lo biasimo per come è finita tra di noi. L'importante è che ora sia felice».
«Sarà sicuramente sollevato e niente lo divorerà più nell'anima. Del nostro passato non me ne occupo più».
PRAGA - «Come tutti ho i miei punti di forza e i miei punti deboli, una famiglia, degli amici e un lavoro che svolgo con professionalità. Come tutti voglio vivere la mia vita in libertà. Sono gay e non voglio più nascondermi», con queste parole Jakub Jankto ha “scosso” ieri il mondo del calcio, lanciando un messaggio coraggioso e importantissimo, che potrebbe essere una vera svolta nella battaglia per i diritti e l'inclusione nel mondo del pallone.
Fin qui nessun calciatore, almeno non di livello così alto - Jankto è anche un Nazionale ceco -, aveva infatti trovato il coraggio di fare coming out.
Colleghi, club, addetti ai lavori: sono stati tanti i messaggi di sostegno al centrocampista dello Sparta Praga, ex Udinese e Sampdoria. «È un giorno importante. Ogni essere umano deve essere libero di vivere come vuole», ha detto ad esempio Neymar, fuoriclasse del Brasile e del PSG. «Siamo con te», ha scritto invece il Milan sui propri canali social.
In sostegno di Jankto è intervenuta anche l’ex compagna Marketa Ottomanska, con la quale il giocatore ha un figlio di tre anni. «È la storia di Kuby, la sua confessione: sono orgogliosa che sia riuscito a raccogliere le forze e farlo pubblicamente - ha detto al portale ceco “Idnes” - Tutti gli altri calciatori in attività lo tengono segreto, probabilmente hanno paura di quello che direbbe la gente».
L’ex partner - i due si sono lasciati nel 2021 - ha poi aggiunto: «Quando me lo ha detto, mi ha anche dato molta libertà. Ora l’importante è che sia a suo agio e felice. Sarà sollevato e niente lo divorerà più nell'anima. Del nostro passato non me ne occupo più, non lo biasimo per come è finita tra noi. Spero che ora sia sereno e in pace con se stesso».