Gabriel Menino, con pessimi risultati, ha provato il regime alimentare del cinque volte Pallone d'Oro.
«Alla prima partita, dopo 5’, non riuscivo più a correre e sono stato sostituito».
SAN PAOLO - Arrivato all’età di 38 anni con un fisico statuario e un’età biologica ben inferiore (stando ai dati si parlava addirittura di 10 in meno), Cristiano Ronaldo deve tanto alla genetica e il resto a una preparazione maniacale.
Palestra, allenamenti, cura del corpo e alimentazione. Per mantenere perfetta la “macchina-CR7” si comincia dalla tavola, dove rispetta regole rigidissime.
Lo ha scoperto sulla sua pelle anche Gabriel Merino, centrocampista del Palmeiras che - con pessimi risultati… - ha provato ed emulare Ronaldo per migliorare le proprie performance.
«In quel periodo ero sottopeso, ma volevo cambiare - ha spiegato ai canali ufficiali del Palmeiras il classe 2000 - Così ho parlato con un nutrizionista e gli ho detto che avrei voluto seguire la dieta di Cristiano Ronaldo. Volevo imitarlo a tutti i costi per scalare le gerarchie dell'allenatore (all’epoca era riserva, ndr). La dieta consisteva in un uovo a colazione, pesce e insalata a pranzo e cena e uno spuntino pomeridiano. Tutto accompagnato con degli integratori specifici. Quando ho giocato la prima partita dopo aver mangiato così sentivo di non avere forze. Mi stavo solo scaldando e tutto quello a cui riuscivo a pensare era che stessi per morire. Dopo 5’ dall'inizio della partita non riuscivo più a correre e sono stato sostituito».