Primo match, prima gioia: schiantata la Bielorussia, domani c'è Israele.
Domani si torna in campo a Ginevra.
GINEVRA - 109 giorni erano trascorsi dal pesantissimo 6-1 rimediato contro il Portogallo in un ottavo di finale Mondiale che aveva (inevitabilmente) fatto molto rumore. In seguito a quella scoppola clamorosa il lavoro di Murat Yakin e del suo staff era giocoforza stato messo in discussione dall'opinione pubblica.
Dopo la tempesta, durata qualche settimana, la palla è finalmente tornata al centro e i rossocrociati hanno potuto iniziare a concentrarsi sulle qualificazioni all'Europeo del 2024. Prima tappa, sabato sera a Novi Sad (in uno stadio desolatamente vuoto) contro la Bielorussia in una sfida nella quale la nostra Nazionale ha voluto immediatamente far capire di aver smaltito la delusione qatariota, vincendo con un rotondo 5-0.
All'esordio nel Gruppo I, dove siamo i favoriti, la Svizzera ha offerto una prestazione convincente. Sebbene contro un avversario di caratura nettamente inferiore, i nostri portabandiera hanno svolto al meglio il loro compito. A ergersi a grande protagonista della serata – un po' a sorpresa – è stato il giocatore del Lugano Renato Steffen, autore di una sontuosa e storica tripletta. Mai prima d'ora in Nazionale erano infatti stati realizzati tre gol consecutivi dallo stesso giocatore in un tempo: al bianconero sono bastati solo 29 minuti... Le altre due segnature sono cadute al 62' e al 65', realizzate rispettivamente da Xhaka e Amdouni.
Archiviata la prima fatica (se così si può chiamare...), l'attenzione degli elvetici è ora proiettata al match di domani a Ginevra contro Israele, che sabato ha impattato 1-1 contro il Kosovo. Proprio a proposito di pareggi, Svizzera e Israele negli ultimi quattro scontri diretti hanno sempre pareggiato: l'ultimo duello risale al 14 ottobre 2009 a Basilea, in una partita valida per le qualificazioni al Mondiale e terminata senza reti.