CHAMPIONS LEAGUESoffre, esagera, vince: “l’è un gran Milan”

MILANO - Gol (uno), spettacolo (tanto), polemiche (ovvie), tensione (grandissima). Milan-Napoli, match d’andata dei quarti di finale di Champions League, non si è fatto mancare nulla. Ha acceso ed entusiasmato i tanti che hanno riempito S.Siro e quelli che si sono seduti davanti al televisore. Ha “onorato” il palcoscenico e, aspetto non secondario, garantito un significato all’incontro in programma il prossimo martedì al Diego Armando Maradona, dove i partenopei cercheranno di ribaltare la situazione. Già perché a Milano ha vinto il Milan. Un Milan capace di soffrire, bravo, anche fortunato ma poi, a tratti, incontenibile. È finita 1-0. Ma, per quel che si è visto in campo, sarebbe potuta terminare in modo molto diverso. 

Cosa sarebbe per esempio successo se, nel primo quarto d’ora, la truppa di mister Spalletti avesse concretizzato almeno una delle gigantesche occasioni capitate a Kvaratskhelia, Anguissa o Zielinski (Maignan si è superato nelle ultime due)? Non è comunque il caso di parlare di “se” e di “ma”. Anche perché un Diavolo inizialmente stordito si è velocemente ripreso e, trascinato da Leão, è salito in cattedra. Il portoghese ha fallito un gol al 24’, è vero, ma poi ha sempre tenuto in scacco la difesa rivale. Una difesa sorpresa dalla magia di Diaz che, al 42’, ha permesso a Bennacer di piazzare il vantaggio. Prima dell’intervallo i rossoneri hanno avuto addirittura la possibilità di raddoppiare: solo la traversa ha fermato Kjaer. 

Inerzia dell’incontro cambiata? Per nulla. In 10’, a inizio ripresa, il Napoli ha nuovamente graffiato con Kvaratskhelia (traversa) e Di Lorenzo (parata). Il Diavolo ha barcollato ma non è finito in ginocchio, restituendo ogni colpo incassato. O almeno parandolo. Come ha fatto ancora Maignan in zona Cesarini quando, insuperabile, ha zittito ancora Di Lorenzo, salvando il risultato. Tutto finito? Solo il primo round. Prima della semifinale mancano i 90’ (almeno) di Napoli. 

Nell’altra sfida della serata, grazie a un gol per tempo di Benzema e Asensio il Real Madrid ha regolato 2-0 il Chelsea, mettendo un piede, forse qualcosa in più, in semifinale. Per sorprendere le Merengues, a Londra ai Blues, con Lampard in panchina, servirà un mezzo miracolo.