Una favola calcistica per Bislimi, che ha culminato la sua grande annata a Lugano con la chiamata in Nazionale
TENERO - Il caldo e il bel tempo hanno sicuramente aiutato. Ma non è soltanto merito delle condizioni meteorologiche se ieri a Tenero tantissime persone – nell'unica “finestra” aperta al pubblico – hanno seguito l'allenamento della nostra Nazionale dal vivo, in vista delle gare di venerdì contro Andorra e di lunedì contro la Romania valide per le qualificazioni al prossimo Europeo.
Fra gli osservati speciali c'era anche il bianconero Uran Bislimi, alla sua prima convocazione in rossocrociato. «È un sogno d'infanzia che si avvera – le parole del 23enne – Alcuni giocatori hanno la stoffa, giocano nei campionati più importanti e questo l'ho notato fin dal primo momento. C'è molta qualità in campo, ma io cerco di adattarmi e di armonizzarmi con la squadra».
E pensare che Bislimi fino alla scorsa estate giocava in Challenge League con lo Sciaffusa. Oggi si ritrova catapultato in campo con Granit Xhaka, Xherdan Shaqiri, ecc. «Quando ho visto sul telefono che Murat Yakin mi stava chiamando, sono rimasto un po' scioccato. Non mi aspettavo per niente questa convocazione».
Tra il trasferimento a Lugano nell'estate del 2022 e la convocazione in Nazionale, Bislimi ha disputato due amichevoli con il Kosovo (Paese d'origine dei suoi genitori). Nella seconda, il 19 novembre contro le Isole Faroe, andando addirittura a segno. Poi, alla fine, volta le spalle al Kosovo mettendo la parola fine a un lungo tira e molla. Proprio per questo motivo, a marzo, l'ex elemento della U19 elvetica è stato “scaricato” dalla selezione kosavara perché indeciso. «Da quando sono stato convocato per la Svizzera, ci sono state reazioni non solo belle, ma anche meno belle». Tuttavia, ha una famiglia e un ambiente vicino che lo sostengono pienamente in questa decisione. «È proprio da qui che arriva il miglior sostegno per me. Lo ripeto: per me si è avverato un sogno d'infanzia».