La nazionale ticinese di calcio ha la grande occasione di disputare la CdM del 2024: basterà battere la Raetia per inseguire il sogno.
Il presidente James Minoggio: «Cercheremo di far valere il fattore casalingo».
TENERO - Dal 2022 anche il Canton Ticino ha la sua nazionale di calcio, momento in cui è stata costituita a Locarno l'associazione Canton Ticino FA. Nello stesso anno la federazione è stata poi accettata come membro CONIFA – confederazione che raggruppa tutte le nazionali di calcio non ammesse alla FIFA – e fra i 42 membri attivi ci sono anche quattro nazionali parzialmente riconosciute come stati indipendenti: Abcasia, Artsakh, Cipro del Nord e Ossezia del Sud.
Nella serata di sabato la formazione ticinese avrà la grande occasione di staccare il pass per la Coppa del mondo CONIFA. A Tenero (ore 18) la truppa di Simone Giacomini ospiterà infatti la Raetia – compagine che ha sede Coira – nel derby elvetico che porterà una delle due squadre alla rassegna iridata, in programma nell’estate del 2024 in Iraq. «Abbiamo la grande occasione di qualificarci per il Mondiale e sarebbe una prima assoluta per una squadra ticinese di calcio», sono state le parole del presidente James Minoggio. «Non ci siamo mai misurati con loro, ma hanno sicuramente più esperienza di noi in questo contesto. Siamo appena entrati nel circuito, mentre i nostri avversari hanno creato la squadra dodici anni fa e anche se occupano solo la 38esima posizione del ranking, godono dello statuto di favoriti. Sono però fiducioso per quanto mostrato in campo lunedì in occasione del nostro esordio ufficiale, dove abbiamo vinto 10-4. Cercheremo di far valere il fattore casalingo».
La squadra è interamente composta da prodotti locali? «Abbiamo scelto di fare il possibile per prendere unicamente calciatori ticinesi o che almeno vivono nel nostro Cantone, ma non è semplice raggiungere un numero ideale di giocatori, per cui possiamo anche contare su qualche innesto “straniero”. Il più anziano è nato nel 1981, mentre il più giovane nel 2005. Allenamenti? Cerchiamo di sfruttare al meglio il periodo estivo dove abbiamo deciso di concentrare tutti i tornei, anche perché durante l'anno tanti nostri giocatori prendono parte ai vari campionati regionali».
L'inserimento nel gruppo di qualche vecchia gloria del calcio ticinese in futuro è dunque possibile. «Ho provato a contattare alcune leggende, ma finora non è ancora arrivato nessuno. Abbiamo comunque appena iniziato questa nuova avventura e sono convinto che con il trascorrere del tempo riusciremo a coinvolgere qualche elemento di spicco. Gavranovic? Sarebbe fantastico se sposasse la nostra causa, lo accoglieremmo a braccia aperte. Prossimamente disputeremo un'amichevole contro il Regno delle due Sicilie, squadra del sud Italia, che potrebbe addirittura schierare fra le sue fila Fabrizio Miccoli».