Le rossocrociate, al via con l'etichetta di outsider e tanta voglia di fare bene, sfidano le Filippine venerdì alle 07.00.
Il Gruppo A è completato dalle neozelandesi (padrone di casa) e dalla Norvegia.
DUNEDIN - Aperte ufficialmente le danze con i match d'esordio che hanno visto i successi di misura dell'Australia (1-0 sull'Irlanda) e della Nuova Zelanda (1-0 a sorpresa sulla Norvegia), i Mondiali femminili - giunti alla loro nona edizione - sono già pronti ad entrare nel vivo anche per la Svizzera.
In campo domani mattina alle 07 contro le Filippine, le elvetiche vogliono iniziare col piede giusto l'avventura nella kermesse iridata, dove mirano a un posto negli ottavi di finale. Obiettivo non semplicissimo ma nemmeno impossibile per Ramona Bachmann & Co, che otto anni or sono - in Canada, nella loro prima e ultima presenza a un Mondiale - raggiunsero proprio questa fase della competizione. Il talento non manca nella selezione di Inka Grings, che parte con l'etichetta di outsider e tanta voglia di fare bene. Inserite nel gruppo A, le rossocrociate torneranno poi in campo martedì (alle 10 contro la Norvegia) e domenica 30 luglio contro le neozelandesi. Sabato, contro il Vietnam, sarà giorno d'esordio invece per le statunitensi di Megan Rapinoe, vincitrici delle ultime due edizioni.
«USA, Germania e Inghilterra restano le grandi favorite, ma poi si sa che in Mondiale tutto è possibile - interviene Dominique Blanc, Presidente dell'ASF, ai microfoni di “Radio Ticino” - I nostri obiettivi? La Norvegia è davanti noi nel ranking, ma Nuova Zelanda e Filippine no. La nostra missione è confermare queste “gerarchie” e chiudere tra le prime due del girone, strappando di conseguenza il pass per gli ottavi di finale. Abbiamo tante giocatrici che militano all’estero e sappiamo quanto sia importante giocare abitualmente ai massimi livelli. Insieme al gruppo hanno fatto una preparazione molto dura per arrivare pronte a questo Mondiale: ci porteranno esperienza e stabilità».