Il portiere del PSG ha parlato di quanto successo nelle scorse ore, quando alcuni malviventi hanno svaligiato casa sua e della compagna
«La paura è stata tantissima, ma ancora di più era che potesse succedere qualcosa ad Alessia».
PARIGI - Una notte, quella fra giovedì e venerdì, che Gianluigi Donnarumma non dimenticherà mai. Una notte nella quale il portiere italiano del PSG e la sua compagna Alessia sono stati svegliati da alcuni malviventi, i quali hanno fatto irruzione nella loro abitazione portando via valore di ogni genere pari a circa mezzo milione di euro.
«Trovarsi alle tre di notte gente in casa all’improvviso penso che sia la sensazione peggiore che si possa provare - ha raccontato l'ex Milan a "Libero" - Sono stato immobilizzato e Alessia è stata costretta a consegnare tutto ciò che avevamo di prezioso. Non posso entrare troppo nei dettagli, ci sono le indagini in corso e mi sto recando adesso dalla polizia francese per cercare di ricostruire con loro tutto l’accaduto. Questa mattina io e la mia fidanzata abbiamo dovuto lasciare l’appartamento per permettere che venissero effettuati i sopralluoghi».
Momenti di terrore, momenti che sembravano non finire mai... «La paura è stata tantissima, soprattutto che potesse succedere qualcosa ad Alessia. Io ero impotente, legato, non potevo fare nulla. Poi io non mastico così bene il francese ed è stato difficile spiegare a quelle persone dove stessero tutte le cose. Ed era Alessia, ancora adesso spaventatissima, insieme a loro. Attimi veramente concitati e di profondo terrore, terrore che le potessero fare del male».