SUPER LEAGUE«Ora abbiamo più esperienza nel gestire tante partite in pochi giorni»

LUGANO - È di nuovo tempo di Super League e per il Lugano ciò significa trasferta a Zurigo contro il Grasshopper, in programma domenica pomeriggio alla 16.30. 

Per la sfida contro le Cavallette non saranno a disposizione i lungodegenti Osigwe e Valenzuela, ai quali si è aggiunto Aliseda (stiramento al bicipite femorale, stop di una ventina di giorni). Discorso a parte per Mahou - ristabilito dal punto di vista fisico - ma alle prese con un'angina.

Per i bianconeri un altro periodo intenso con 7 incontri in 23 giorni. «Abbiamo un po' di esperienza in più e i giocatori sanno cosa vuol dire disputare tante gare ravvicinate. Questa volta avremo un tour ancora più difficile rispetto all'ultimo. L'aspetto importante sarà nuovamente il gruppo, poiché avremo bisogno di tutti. Solo con il gruppo potremo pensare di toglierci delle soddisfazioni. Sappiamo quanto conti la partita di Coppa con il Losanna, così come le due di Conference League contro il Bruges nelle quali dovremo fare bene se vogliamo sperare di andare avanti». 

In campionato il Lugano è reduce dal ko interno con il Servette, arrivato appena qualche giorno dopo l'impresa di Istanbul. «Domenica giochiamo contro una squadra che ha ritrovato alcune sensazioni positive, andando a vincere a Yverdon prima della pausa. Se vogliamo dare un certo impatto al nostro campionato è troppo importante andare a fare punti a Zurigo. Se stilo una tabella dei punti? Difficile rispondere a questa domanda. Da parte nostra cerchiamo di vincerle tutte. Dico solo che se dovessimo fare quattro punti con il Bruges rischieremmo di avvicinarci a qualcosa di importante. In Coppa Svizzera vogliamo vincere e andare avanti mentre in campionato l'obiettivo è quello a dicembre di essere il più in alto possibile».

Capitolo Nazionale... C'è chi vedrebbe di buon occhio il Crus al posto di Murat Yakin: «Non è facile allenare la Nazionale. Murat Yakin si trova in un mondo di critiche perché i risultati ottenuti recentemente non sono stati ideali. Attualmente non mi sento all'altezza per questo ruolo, ma spero un giorno di poter coronare un sogno che tutti gli allenatori svizzeri hanno. Almeno oggi, però, non è una panchina che mi si addice. Spero con tutto il cuore che con Yakin si possa andare all'Europeo, un traguardo troppo importante per la nostra Nazionale».