Paul Scholes, leggenda dei Red Devils, va all’attacco e critica Onana, pagato in estate quasi 60 milioni
«Ha la “capacità” di far sembrare difficilissime anche le parate più semplici». Intanto l'Inter si gode Yann Sommer, arrivato in agosto dal Bayern per soli 6 milioni.
MANCHESTER - E pensare che quest’estate c’era chi, dalle parti della Madonnina, si metteva le mani nei capelli per la disperazione. Via Onana, tra i protagonisti della cavalcata Champions dei nerazzurri, dentro Sommer, 34enne portiere rossocrociato reduce da una parentesi al Bayern Monaco.
Se da una parte è vero che il camerunense sa impostare con un’abilità sicuramente sopra la media per i portieri, dall’altra lo è anche che il nostro Sommer è una certezza tra i pali e da oltre dieci anni gioca ad alti livelli anche sul palcoscenico internazionale. In primis con la Nati. Insomma per chi lo conosce c’erano pochi dubbi sulle sue qualità, e non a caso sta ben figurando nell’Inter tra un “clean sheet” (già 10) e l’altro.
Decisamente maggiori le difficoltà che sta incontrando Onana a Manchester, dove ha palesato parecchie incertezze, tanto più considerando i quasi 60 milioni sborsati per portarlo in Inghilterra. Ultime in ordine di tempo le due papere in Champions contro il Galatasaray, dove Ziyech ha segnato due reti con altrettante punizioni tutt’altro irresistibili e lo United è ultimo nel proprio girone.
Abbastanza per far perdere la pazienza a Paul Scholes, leggenda dei Red Devils. «André Onana rende nervosa la squadra e l’intero reparto difensivo - ha commentato l’ex centrocampista - Ha la “capacità” di far sembrare difficilissime anche le parate più semplici. Dà l’idea che possa subire gol in ogni circostanza, invitando gli avversari a tirare il più possibile, anche da fuori. Penso che non sia concentrato, e per un portiere la concentrazione è tutto».