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Multa salata per il Servette, Barthélémy Constantin sospeso Per i disordini scoppiati dopo la semifinale di Coppa, il club ginevrino ha ricevuto 40'000 franchi di ammenda. Sion-Lugano non si rigioca
GINEVRA - Era nell'aria dopo che i tifosi del Servette hanno creato scompiglio in occasione della semifinale di Coppa Svizzera, domenica contro il Winterthur (invasione di campo, lancio di torce tra la folla, scontri e danni alla stazione locale): l'ASF non è rimasta con le mani in mano e ha preso provvedimenti contro il Servette.
Al club romando è stata comminata una multa di 40'000 franchi, a cui - qualora si verificassero altri incidenti - si aggiungerà la chiusura di un settore dello stadio per la prossima stagione di Coppa. Di 5'000 franchi, invece, l'ammontare della multa inflitta agli zurighesi.
Queste misure si aggiungono alle sanzioni già inflitte dalle autorità (chiusura della tribuna nord in occasione della sfida di sabato, sempre contro il Winterthur). La finale di Coppa Svizzera tra Servette e Lugano, in programma il 2 giugno a Berna, non sarà invece toccata.
La Commissione disciplinare dell'ASF ha esaminato anche il caso riguardante l'altra semifinale, quella del giorno prima fra Sion e Lugano. La richiesta di Christian Constantin di rigiocare la partita è stata respinta: il presidente si è sentito "offeso" dal rigore, dal quale è nato il 2-0, assegnato alla squadra del Crus.
Questo ha scatenato le ire del figlio Barthélémy Constantin, direttore sportivo, che a fine partita è andato a dire all'arbitro quello che pensava. A causa di ciò è stato sanzionato per quattro partite.
Il caso di Christian Constantin, per le sue varie insinuazioni, è invece ancora in fase di esame e potrebbe anche lui incorrere in sanzioni.
A causa del lancio di fumogeni da parte delle due tifoserie, sempre restando alla sfida fra biancorossi e ticinesi, il Lugano ha ricevuto una multa di 4’300 franchi, il Sion di 1’500.
