La Juventus in giornata è passata all'azione, silurando il mister a due giorni dalla conquista della Coppa Italia
È finita nel peggiore dei modi la seconda avventura del tecnico livornese sulla panchina della Vecchia Signora. Insieme hanno vinto 12 trofei.
TORINO - Atteggiamenti inaccettabili e decisione inevitabile. Nel pomeriggio è stata scritta la parola fine sull’Allegri-bis, col mister silurato dalla Juve dopo la folle serata dell’Olimpico e della finale di Coppa Italia (vinta contro la Dea).
Che il rapporto fosse destinato a finire era ormai chiaro, ma questo epilogo - di fatto anticipato di due giornate - è davvero amarissimo. Critiche e veleni, col tecnico cacciato con effetto immediato dopo il suo “sfogo”.
Il club, motivando l’esonero, ha parlato chiaro: «La decisione fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta. Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 e terminato dopo le ultime 3 stagioni insieme con la Finale di Coppa Italia», questa la nota diramata dalla società Juventus, che ha chiuso una giornata lunga e convulsa.
Insomma la Vecchia Signora è passata ai fatti e ha ribadito un concetto: determinati atteggiamenti sono inaccettabili in grandi club. Tanto meno dalle parti di Torino, dove spesso si è sentito parlare di “Stile Juventus”.