Le dichiarazioni post-partita da Berna, il Mister: «Sicuramente, questa volta, non sarà facile rialzarsi»
Valenzuela: «Le occasioni più nitide le abbiamo avute noi»
BERNA - Alla fine i rigori hanno dato ragione al Servette, rendendo nefasta la domenica del Lugano, che sognava un rientro in Ticino festoso come due anni fa.
«Abbiamo giocato come bisogna giocare una finale, concedendo poco agli avversari, restando sempre concentrati e cercando di sfruttare le occasioni - è intervenuto l'allenatore Mattia Croci-Torti - Alla fine abbiamo fatto 13 tiri noi, 13 loro... Sono quelle partite in cui sono davvero i dettagli a fare la differenza: era un match da 50/50. Quest'anno, purtroppo, la Dea bendata non è stata dalla nostra parte. Non penso che nella storia del calcio svizzero ci sia mai stata una finale con tre match point su calcio di rigore: per questo sono convinto che quest'anno dovesse proprio finire così. Sicuramente, questa volta non sarà facile rialzarsi... C'era un rigore clamoroso per noi, ma non è giusto dare la colpa all'arbitro perché poi noi ne abbiamo sbagliati tre... Oggi c'è solo tanta, tanta, tanta amarezza e fa davvero male, non me la sento nemmeno di dire che ci ritroveremo qui fra dodici mesi. È una batosta difficile da accettare».
Al Mister gli fa eco Milton Valenzuela: «Sì, è difficile da accettare. È stata una partita molto dura, dove tutte e due le squadre hanno avuto le loro occasioni per vincere. Forse, però, le più nitide sono state le nostre. I rigori? Eravamo lì, ma i rigori sono così, il calcio è così. Fa male, ma penso che la squadra abbia svolto il suo lavoro. Torneremo ancora più forti l'anno prossimo».
Il microfono, infine, è passato al portiere Amir Saipi, protagonista di un'ottima gara: «Abbiamo dato tutto per la città, per la squadra e per i nostri tifosi. Questa sconfitta fa molto male. Per il secondo anno di fila non siamo riusciti ad accontentare tutte le persone che ci hanno seguito qui a Berna. Voglio chiedere scusa a tutti loro. Il mio futuro? Ho un contratto fino al 2026, sto bene a Lugano, i tifosi sono sempre con me. È normale avere l'ambizione di fare un ulteriore step, ma ripeto: io sto bene qui...».