Dolore prima, gioia poi
La Pulce ha giocato la sua ultima partita di Copa con l’Argentina.
MIAMI GARDENS - Alla fine, insieme ai “vecchi” dell’albiceleste Nicolas Otamendi e Angel Di Maria (oltre a tutti i compagni), ha festeggiato sul palco mostrando il trofeo della Copa America ai tifosi entusiasti.
Il dolce finale è però stato preceduto da un pasto amarissimo per Leo Messi. Deciso a lasciare il segno nella gara decisiva del torneo contro una Colombia solidissima, il campionissimo ha infatti dovuto alzare bandiera bianca poco dopo l’ora di gioco, frenato da un grosso problema alla caviglia destra rimediato già nel primo tempo.
E proprio riguardo alla caviglia del fenomeno, le immagini sono impressionanti. L’articolazione si è infatti gonfiata “come un melone” non appena l’argentino si è tolto scarpa e calzettone e prima di cominciare con gli impacchi di ghiaccio.
Il 37enne di Rosario teneva particolarmente all’appuntamento, che rappresentava l’ultima recita con la maglia della sua selezione in Copa America. Per questo motivo, più che per l’ovvio dolore, una volta accomodatosi in panchina è scoppiato in un pianto dirotto. Ad alleviare la sua sofferenza ci ha pensato Lautaro Martinez, la cui rete - decisiva per il successo finale - ha avuto il potere di rimetterlo in piedi per le celebrazioni.
Nei prossimi giorni, quando l’articolazione si sarà sgonfiata, Messi potrà sottoporsi a esami specifici per capire l’entità dell’infortunio. Nel migliore dei casi ha subito “solo” una distorsione, a causa della quale dovrà rimanere lontano dal campo per qualche settimana. Certezze in questo momento comunque non ce ne sono: nessun membro dello staff tecnico dell’albiceleste si è infatti voluto sbilanciare azzardando una previsione.
L’argentino potrà approfittare dello stop forzato per ricaricare le batterie e provare a definire il suo futuro. L’Inter Miami lo reclama e pure la sua selezione spera di poter continuare ad averlo tra i suoi ranghi ancora per un po’. Forse non già a inizio settembre, quando sfiderà Cile e Colombia e probabilmente non in autunno. L’obiettivo della Federazione Calcistica Argentina (AFA) è comunque quello di “portare” la Pulce fino al prossimo Mondiale, quello che, nel nuovo formato “allargato” voluto da Infantino, si disputerà tra l’11 giugno e il 19 luglio 2026 tra Stati Uniti, Canada e Messico.