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«"Marco, l'ultima volta che abbiamo vinto a Berna..."» Il Sion non vinceva a Berna dal lontanissimo 1996, Degennaro: «Avevamo un vantaggio con l'YB, che abbiamo sfruttato»
«Sabbatini? Confermo, non arriverà».
SION - Tornato nel paradiso del calcio svizzero dopo un anno di purgatorio, il Sion ha subito fatto capire di essere "planato" in Super League con grandi motivazioni. Andando a vincere - nella giornata inaugurale - nientemeno che sul campo dei campioni svizzeri in carica dello Young Boys, squadra che nelle ultime annate ha spesso dominato la scena.
«Sì, posso confermare che quella di domenica è stata una giornata emozionante - è intervenuto il direttore generale dei biancorossi Marco Degennaro - Primo perché tornavano in Super League e secondo perché quello di Berna era un terreno sul quale non raccoglievamo i tre punti dal 1996. Ormai ci avevamo fatto l'abitudine a non vincere e riuscire a rompere questo incantesimo è stato un bel momento. Essendo stato anch'io a Sion per molti anni ho sempre vissuto il terreno del Wankdorf come un tabù. Avendo cambiato pochissimo rispetto alla squadra che l'anno scorso battagliava in Challenge League, c'erano tutti i dubbi in merito alla sfida di domenica. Ed invece...».
Tanti, infatti, si aspettavano una vittoria in carrozza dei gialloneri. Ma...
«Diciamocelo subito, è meglio incontrare lo Young Boys alla prima giornata che più avanti, avendo loro qualche giocatore internazionale che ancora deve arrivare. Da parte nostra, come detto in precedenza, avendo apportato pochissimi cambiamenti alla rosa, eravamo forse più pronti a iniziare un nuovo campionato. Abbiamo sfruttato questa situazione...».
Il focoso presidente Constantin cosa vi ha detto a fine incontro?
«La prima cosa che mi ha detto una volta terminata la partita è stata: “Marco, l’ultima volta che ci siamo imposti qui a Berna poi abbiamo vinto il “double”... Questo è Christian Constantin, ci ha già messo una buona dose di pressione e adesso ci tocca vincere campionato e Coppa (ride, ndr)».
Come ha vissuto Sion e in generale il Vallese l'anno di purgatorio?
«Essendo arrivato in aprile, personalmente ho vissuto la parte migliore della stagione. L'ultima partita con lo Sciaffusa avevamo 12/13'000 spettatori. Grazie anche al quarto di finale di Coppa vinto contro lo Young Boys e alla semifinale con il Lugano, seppur persa, l'interesse verso il calcio è rimasto intatto. Un interesse che qui in Vallese è difficile che svanisca... Non voglio nemmeno immaginare quanta gente ci sarà per il derby di sabato contro il Losanna, squadra reduce dalla vittoria con il Basilea».
Capitolo mercato, c'è da aspettarsi qualche colpo alla... Sion?
«Sicuramente qualcuno arriverà ancora. Abbiamo Barth (Barthélémy Constantin, ndr) che sta lavorando su un paio di dossier interessanti... Ma, come abbiamo visto, non servono stravolgimenti. Sabbatini? Non arriverà, ma non perché non ci piace, anzi personalmente lo apprezzo tantissimo a 360 gradi. La motivazione è data dal fatto che per quella di tipologia di giocatore siamo già coperti. Siamo quindi alla ricerca di altri profili».
