Federico Chiesa e Juventus: tutti hanno (molto) da perdere
In bianconero tira una brutta aria…
TORINO - Uno mette il muso, l’altra alza la voce. Uno si aggrappa a un contratto ricchissimo, l’altra prova a cancellarlo. Uno, infine, guarda fiducioso al futuro, l’altra non fa che pensare, con qualche preoccupazione, al presente. Una volta innamorati, Federico Chiesa e la Juventus sono ormai distantissimi. Separati. In casa ovviamente.
Reduce da stagioni complicate, sicuramente non all’altezza delle aspettative e del suo oneroso stipendio, il 26enne si è visto mettere in un angolo da Thiago Motta, nuovo allenatore dei bianconeri. «Non fa parte del progetto tecnico, si trovi un’altra squadra», ha sottolineato il tecnico brasiliano.
Facile solo a dirsi. Decidendo di rendere pubblica la situazione, il club torinese ha infatti “svalutato” il suo tesserato che, con un accordo valido solo fino al prossimo giugno, potrebbe anche decidere di puntare i piedi, pazientare, per avere poi la possibilità di andare dove preferisce. E, soprattutto, facendo entrare zero euro nelle casse della Vecchia Signora.
«Fossi stato nella Juve, un giocatore come Chiesa l’avrei tenuto stretto - è intervenuto Arno Rossini - è vero che non ha fatto benissimo, anche a causa di infortuni, ma è nel pieno della maturità, ha qualità ed è italiano. Quanti ce ne sono in giro così? Per me, se sta bene, è tra i cinque azzurri più forti».
I bianconeri hanno già chiuso la porta.
«Non credo che Federico e il club arriveranno a farsi la guerra. È però evidente che la situazione non sia stata gestita al meglio. È un peccato. Per entrambi».
Giocatore e società riusciranno a separarsi amichevolmente in poche settimane?
«Tutto dipende, ovviamente, dai soldi. Il ragazzo ora vale meno, ma la Juve confida di riuscire a cederlo. Contemporaneamente Chiesa sa che, pur “soffrendo”, per un anno continuerebbe comunque a prendere lo stipendio. E poi a un nuovo club potrebbe chiedere un compenso molto ricco».
L’esterno sembra avere il coltello dalla parte del manico.
«Ma è così, ovvio. I suoi milioni, per i prossimi mesi, in un modo o nell’altro li prenderà. Ha tuttavia anche qualcosa da perdere: decidesse di non partire e finisse così in tribuna, per lui si chiuderebbero infatti di certo le porte della nazionale. Chi volete che convochi un calciatore che non gioca mai? La soluzione: trovare un compromesso che renda il finale meno amaro per tutti. Magari grazie all’intercessione di Spalletti».
Scegliesse di rimanere, davvero Chiesa finirebbe in disparte, confinato sugli spalti?
«Non credo che in questo momento la Juventus stia bluffando. Poi, è ovvio, il giocatore dovrebbe comunque sempre farsi trovare pronto: non potrebbe usare la società esclusivamente come un centro wellness. Alla fine, in quel caso, Thiago Motta potrebbe anche decidere di utilizzarlo. Non certo, però, di renderlo centrale nel progetto. Sarebbe un anno lunghissimo per tutti…».