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CALCIOPartite sotto la canicola: «Non è accettabile»

09.08.24 - 11:45
Canicola e pallone, il medico Franco Denti entra in tackle nei confronti della Swiss Football League: «Si crea solo confusione»
Freshfocus/TiPress
Partite sotto la canicola: «Non è accettabile»
Canicola e pallone, il medico Franco Denti entra in tackle nei confronti della Swiss Football League: «Si crea solo confusione»
«Questo modo di agire compromette anche la normale informazione relativa alla salute pubblica, perché la gente non sa più a chi credere»
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LUGANO - "Evitare gli sforzi fisici" è una delle raccomandazioni di MeteoSvizzera nel momento in cui scatta l'allerta canicola. Raccomandazione che la SFL negli anni sembra non aver recepito appieno, visto che - immancabilmente ad ogni stagione - continua imperterrita a proporre partite nel mese di luglio e agosto al pomeriggio e quando le temperature sono roventi. Giocare il sabato alle 18 o, peggio ancora, la domenica alle 14.15 o alle 16.30 va in totale contrasto con gli avvertimenti di MeteoSvizzera.

Se è vero che nel momento in cui vengono stilati i calendari risulta impossibile prevedere le canicole, qualche accorgimento, in accordo con chi detiene i diritti TV, sarebbe stato opportuno attenderselo. Anche perché così facendo ne risente persino lo spettacolo in campo. «Non è accettabile secondo il mio punto di vista - è intervenuto Franco Denti, presidente dell'Ordine dei medici ticinesi - È inutile creare delle allerte e poi vedere le partite calcistiche fissate nelle fasce orarie esposte a questi pericoli. Così si crea solo confusione».

La salute prima di tutto... «In effetti far giocare le partite nel mese di agosto in concomitanza con le temperature di queste settimane è sicuramente qualcosa che non fa bene alla salute dei giocatori ma nemmeno agli spettatori che per 90' si ritrovano assiepati in tribuna a soffrire il caldo. È vero, riceviamo tante allerte sui nostri telefoni e forse in taluni casi, a livello di canicole, trovo si esageri un po'... Però questo non giustifica lo svolgimento delle partite a certi orari».

Quando non sempre l'esempio vien dall'alto... «Come consigliamo alla popolazione di evitare di fare jogging nelle ore calde, i primi a dare l'esempio dovrebbero essere coloro che sono a capo della Federazione svizzera di calcio. O di qualsiasi Federazione sportiva... Anche alle Olimpiadi abbiamo visto quanto il caldo possa essere pericoloso. Nel Triathlon un atleta, stremato, ha vomitato più di una volta nel corso di una gara. Quindi sì, reputo che la Swiss Football League dovrebbe chinarsi e cercare di evitare questo tipo di situazioni».

È giusto parlare di incoscienza? «Secondo me sì, è incoscienza. E questo modo di agire compromette anche la normale informazione relativa alla salute pubblica, perché la gente non sa più a chi credere. Se pensiamo che a Cornaredo l'età media sulle tribune supera i 65 anni, trovo non sia certo ideale che gli anziani debbano sopportare il caldo torrido per un lasso di tempo così lungo. Questa è una totale incongruenza, si dovrebbe giocare unicamente la sera quando non c'è più il sole».

A titolo di esempio in Italia, proprio per contrastare questa problematica, le partite delle prime tre giornate sono fissate unicamente alle 18.30 e alle 20.45. Nessuna al pomeriggio.

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