Si gioca il ritorno con il Partizan Belgrado: i bianconeri possono qualificarsi per una competizione europea
L’andata in Serbia è terminata 0-1.
THUN - La prestazione convincente e la “ciliegina” messa da Zanotti hanno reso più che positiva la trasferta di Belgrado: è da quella che il Lugano dovrà ripartire per chiudere i conti nel terzo turno preliminare di Europa League. E, in generale, per chiudere i conti nella sua corsa verso la qualificazione a una manifestazione continentale per la stagione appena cominciata.
Terminata 0-1, l’andata della doppia sfida al Partizan ha detto, anzi confermato, che i bianconeri hanno qualità per giocarsela e pure la necessaria convinzione. E queste dovranno mostrare anche questa sera, giovedì, a Thun (via alle ore 20.30), dove giocheranno i “secondi” 90’ contro i serbi.
Il vantaggio maturato dai ticinesi è importante ma non certo rassicurante. Nel match della scorsa settimana, la truppa di Aleksandar Stanojevic non ha infatti subito passivamente, riuscendo a spaventare Saipi sia in contropiede - quando le redini dell’incontro erano in mano al Lugano - che con azioni “ragionate”. Ha dei limiti, certo, ma anche gli uomini (Saldanha, Kalulu, Goh e Natcho su tutti) per riuscire a superarli.
Riuscire a difendere quanto guadagnato a Belgrado permetterebbe al Lugano di andarsi a giocare i playoff di Europa League con il Besiktas (22-29 agosto). Di più, gli darebbe la certezza di partecipare a una competizione continentale almeno fino a dicembre. Nel caso in cui l’undici guidato da Mattia Croci-Torti dovesse, invece, farsi sorprendere, sarebbe “retrocesso” agli spareggi di Conference League. E a quel punto una campagna europea passerebbe attraverso il successo nella doppia sfida con uno tra i belgi del Gent o i danesi del Silkeborg (l’andata del loro incrocio è terminata 2-2). Eventualità dalla quale il mondo bianconero - club e tifosi - preferirebbe stare alla larga.