Brenno Martignoni: «L’invio di un precetto esecutivo, invero, non è propriamente il miglior modo per aprire al dialogo».
Fabio Käppeli: «ACB 1904 SA non è diversa dagli altri e dopo una serie di richiami il precetto è un atto inevitabile dell’iter esecutivo, di cui non è nemmeno l’ultimo stadio».
BELLINZONA - Non c'è pace all'ombra dei Castelli, dove il Bellinzona è impegnato su più tavoli. Se per la questione relativa ai tre punti sottratti dalla SFL - nell'ormai "famosa" gara contro il Wil - il club granata è deciso ad andare fino in fondo, negli ultimi giorni è emersa un'altra situazione sgradevole. L'ennesimo ping pong carico di rancore fra la città della capitale e la società sopracenerina.
L'ACB, nei prossimi giorni, riceverà infatti un precetto esecutivo da parte della città (dall'Ente Sport) per il mancato pagamento del canone di locazione del Comunale, pari a 50'000 franchi (per l'intera stagione). Una somma che, per il momento, il club non ha ancora evaso per un motivo ben preciso, ovvero a causa del pessimo stato del manto erboso dello stadio. Un campo sul quale (vedi l'immagine sotto) risulta complicato giocare una partita di pallone di un campionato professionistico.
Un modo di agire, quello della città, che non è evidentemente piaciuto al presidente dell'ACB Brenno Martignoni Polti: «Diciamo che l’invio di un precetto esecutivo, invero, non è propriamente il miglior modo per aprire al dialogo. Tanto più che l’aspetto finanziario, non è mai stato un tema. Come in qualsiasi relazione di natura obbligatoria bilaterale, ci sono prestazioni e controprestazioni. Le reciproche aspettative vanno onorate. In sostanza l’ACB necessita ottimale gestione e la manutenzione dei campi da gioco e interventi all’infrastruttura per poter continuare a militare già soltanto in Challenge League. Gli interlocutori sono tre: la Città (ente sport), AC Bellinzona e la Swiss Football League».
«ACB 1904 SA non è diversa dagli altri e dopo una serie di richiami il precetto è un atto inevitabile dell’iter esecutivo, di cui non è nemmeno l’ultimo stadio - ha risposto Fabio Käppeli, vicesindaco a Bellinzona - Per quanto riguarda il campo non ritengo invece corretto pubblicare fotografie vecchie di due settimane, a quando risale l’intervento, e che evidentemente non riportano la situazione attuale».
Per quanto attiene infine al già citato ricorso inerente lo 0-3 a tavolino inflitto dalla SFL, il Bellinzona ha firmato in queste ore tutti i documenti che ha inoltrato al Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna.