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SENZA TRUCCO SENZA ING…ARNO«Martinez ha una carta di credito illimitata, Vlahovic ha già finito il credito»

25.09.24 - 07:00
Arno Rossini: «Non rendi? Grazie e arrivederci»
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«Martinez ha una carta di credito illimitata, Vlahovic ha già finito il credito»
Arno Rossini: «Non rendi? Grazie e arrivederci»
«Non c’è una medicina per uscire da questa situazione. Anzi...».
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MILANO / TORINO - Due gol in due, in dodici partite complessive: non si può dire che il bottino fin qui messo insieme da Lautaro Martinez e Dusan Vlahovic (l’unico che ha trovato la via della rete) sia enorme. I due attaccanti stanno faticando. E i loro balbettii davanti alla porta stanno condizionando il cammino di (rispettivamente) Inter e Juventus, finora incapaci di accelerare decisamente in una Serie A molto equilibrata. 

Un pugno di match può condizionare il giudizio su calciatori di quel calibro?
«Non dovrebbe - è intervenuto Arno Rossini - anche se sicuramente non stanno vivendo benissimo questo loro digiuno».

Il gol per una punta è tutto.
«Sembra una frase fatta ma è davvero così. Gli attaccanti lavorano per quello, vivono per quello. Il solo partecipare alla manovra, dare una mano in campo, non li fa certo stare bene. Gli allenatori li difendono, ne raccontano i pregi e l’impegno, però lo fanno per tutelarli. Anche loro sanno infatti che, alla fine, per chi gioca in quel ruolo conta solo buttare la palla in rete». 

Cosa passa per la testa di una punta che non segna.
«Di tutto. Principalmente ci sono frustrazione e poca tranquillità. E questo, in un ruolo nel quale spesso vivi di episodi, non è certo un bene: meno sei tranquillo e meno le giocate, anche quelle molto semplici, ti riescono. Non c’è una medicina per uscire da una situazione difficile. Anzi sì, una c’è: devono segnare. Il gol risolve tutto».

Lautaro è stato capocannoniere dell’ultima Serie A e della Copa America, Vlahovic sta lavorando per diventare un campione.
«Tra i due, quello che credo avrà meno problemi a ripartire è l’argentino. Negli anni scorsi ha spesso tirato la carretta. Ha permesso ai compagni di vincere e anche di attivare parecchi dei bonus presenti nei loro contratti. Li ha fatti arricchire insomma. Può vantare un grosso credito nei loro confronti. Per questo lo sostengono e lo sosterranno a lungo. Per quel che riguarda il serbo, invece, la situazione è diversa».

È sotto esame?
«Come tutti. A differenza di Martinez, lui è meno tecnico, ha quindi bisogno di essere in una condizione psicofisica eccezionale per lasciare il segno. E se non fa la differenza, visto che deve ancora provare di essere un campione vero e che, soprattutto, costa molto, qualche malumore potrebbe crescergli attorno».

E rendere ancora più precaria la sua posizione.
«Ah questo è sicuro. Lautaro ha una carta di credito illimitata, diciamo così, Vlahovic invece ha già finito il credito. Ha queste settimane per dimostrare quanto vale; continuasse a fare fatica, non mi sorprenderebbe però se a gennaio la Juventus tornasse sul mercato per trovare un suo sostituto. Non rendi? Grazie e arrivederci: in un grande club non si guarda in faccia a nessuno».

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