Renato Steffen si è espresso in seguito alla doppietta che ha steso il Winterthur: «Sono contento di aver aiutato il Lugano a vincere».
Mattia Croci-Torti: «Le squadre vere che vogliono vincere i campionati devono imporsi in casa».
LUGANO - C'è grande soddisfazione in casa Lugano, in seguito alla vittoria ottenuta in rimonta a Cornaredo contro il Winterthur (2-1).
Uno dei grandi protagonisti della sfida è stato senza ombra di dubbio Renato Steffen, entrato al 70' e autore di entrambe le segnature bianconere. «Avrei preferito entrare con la squadra in vantaggio, ma sono contento di aver potuto aiutare la squadra a vincere», ha analizzato proprio il 32enne. «Oggi mi è andata bene, ma l'importante è che siamo riusciti a girare la partita. Sono chiaramente felice delle mie due reti, ma i complimenti vanno estesi a tutto il gruppo. Siamo una squadra molto unita e alla fine era importante conquistare i tre punti e ci siamo riusciti. Abbiamo controllato la gara, ma forse un po' più di astuzia non farebbe male. Non serve avere il controllo a trenta metri dalla porta, ma bisogna avere più coraggio di entrare in area e provare a fare male ai nostri avversari, ma anche velocizzare il gioco, essere più diretti e aprire spazi per i compagni. Stiamo in ogni caso crescendo giorno dopo giorno. Sono determinante? Non lo so, lascio a voi il giudizio, ma per quanto mi riguarda cerco di dare sempre il massimo e di essere un leader in campo. Sto bene, sto crescendo insieme alla squadra e alla società, ma dobbiamo continuare a lavorare per continuare a toglierci le nostre soddisfazioni. Per ciò che concerne il rinnovo del mio contratto non c'è nessuno stress, anche perché finché gioco a questi livelli siamo tutti contenti. Intanto continuo a divertirmi e vedremo cosa succederà. Adesso penso solo al futuro prossimo e a giovedì, visto che affronteremo i finlandesi dell'HJK a Thun, per il resto ci sarà tempo per sedersi a un tavolo».
Dello stesso avviso anche il mister ticinese Mattia Croci-Torti: «Con gli innesti fatti durante la partita, abbiamo potuto dare più profondità e più dinamismo. Chiaramente chi è entrato ha dato il massimo e ci ha permesso di girare la partita. Dobbiamo essere lungimiranti e fare un turn over con testa. Devo anche essere bravo e intelligente a non forzare determinate situazioni, gestire al meglio giocatori che arrivano da infortuni, dare fiducia a tutti e non perdere nessun pezzo prima dell’inizio della nostra avventura in Europa. Siamo carenti sulle palle ferme, dobbiamo cambiare registro e diventare più pericolosi. Nel primo tempo ci sono mancati gli uno contro uno e abbiamo inoltre perso troppi duelli nel saltare l'uomo. Non è mancata l’organizzazione, ma un po' di convinzione e fantasia. Era comunque importante vincere in casa, dato che l’ultima vittoria risaliva al 2 agosto ed è l’unica cosa che ho detto al gruppo. Le squadre vere che vogliono vincere i campionati devono imporsi in casa. Steffen? Con il suo carattere e la sua energia è in grado di cambiare il volto della sua squadra. Siamo contenti di averlo con noi, fa parte di un gruppo con diverse caratteristiche e ha una fame di successi, che in Svizzera non hanno in molti».