SUPER LEAGUEContavano solo i tre punti. E con i rientri...

LUGANO - Vittoria doveva essere e vittoria è stata per il Lugano. Contro l'ultima della classe Winterthur i bianconeri hanno comunque giocato con il fuoco – riuscendo sì a vincere per 2-1, “rispondendo” alle vittorie di Zurigo e Lucerna e rimanendo in testa alla graduatoria in loro compagnia – ma rischiando di uscire dal campo senza la posta piena. Tutto è bene quel che finisce bene per la squadra del Crus, in un campionato in cui di partite scontate non ce ne sono. E ieri ne abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione...

Quanto le assenze di Przybylko, Steffen e Vladi pesassero sul rendimento offensivo del Lugano lo avevamo constatato domenica scorsa in quel di Sion, match in cui non era arrivato neppure un tiro in porta. Ieri i primi due sono tornati in campo per l'ultimo spezzone di match, con il nazionale elvetico che ha siglato la doppietta decisiva, quella che ha consegnato al Lugano tre punti di capitale importanza. È stata proprio la panchina a dare maggior qualità a un Lugano che fino all'ora di gioco era risultato invero troppo timido. 

Archiviata una domenica positiva, per la formazione di Mattia Croci-Torti si apre ora una settimana davvero affascinante: prima l'esordio in Conference League contro l'Helsinki (giovedì a Thun) e poi la sfida d'altissima quota domenica al Letzigrund contro lo Zurigo.

Scendendo in Challenge League, il Bellinzona non è riuscito a strappare la quinta vittoria consecutiva in campionato (la settima se consideriamo la Coppa Svizzera). Ieri pomeriggio sul campo del Vaduz i granata sono usciti sconfitti con il risultato di 2-1, decisive le reti siglate nel primo tempo da Schwizer e De Donno. Di Chouik, nei recuperi, il punto della bandiera per l'ACB, quarto in classifica a -4 dalla vetta.