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Si sta lavorando alacremente per risalire all'identità degli autori. Una persona è già stata individuata
MADRID - Dopo il lancio di oggetti in campo durante il derby fra l'Atletico Madrid e il Real Madrid, che ha portato ieri alla sospensione della partita per 25 minuti, finita 1-1, il club rossobianco ha espresso la "condanna" degli incidenti in un comunicato pubblicato sulla propria pagina web, in cui assicura che «il dipartimento di sicurezza sta lavorando con la polizia per la localizzazione degli implicati, uno dei quali è già stato identificato».
Il club segnala che alle persone coinvolte negli incidenti «sarà applicato il regime interno previsto per i casi molto gravi». E assicura che tali comportamenti «sporcano l'immagine di uno stadio che ha vissuto un ambiente spettacolare con oltre 70'000 spettatori sulle grate e che ha mostrato un comportamento esemplare nell'immensa maggioranza delle occasioni».
Intanto Jupol, principale sindacato di polizia, in un proprio comunicato ha accusato l'Atletico Madrid di «non lasciare intervenire la polizia nazionale» durante gli incidenti di ieri allo stadio Metropolitano e di consentire la presenza sulle grate di ultrà del Frente Atletico, fra i quali alcuni «incappucciati con simbologia neonazista».
Il Comitato di competizione si riunirà mercoledì per analizzare possibili sanzioni da imporre al club dei "colchoneros" che lo scorso anno subì la chiusura parziale dello stadio Metropolitano a causa degli insulti razzisti di ultrà nei confronti di Nico Williams, una sanzione poi trasformata dal Comitato di Appello in una multa di 20'000 euro.
