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«Oggi in campo sarebbe assolutamente ridicolo» Arno Rossini: «Non si è rassegnato all’idea di essere un ex, il Pupone ha un problema»
«Tecnicamente ancora adesso non si discute. Fisicamente però sarebbe improponibile: non reggerebbe».
ROMA - “Tutte le barzellette su Totti” è un fortunato libro uscito nel 2003 nel quale, all’apice della carriera, l’ex capitano della Roma si prendeva un po’ in giro. Dimostrando grande autoironia, invece che inalberarsi per gli sfottò il Pupone aveva cavalcato l’onda, guadagnando enormemente in popolarità. La vena comica, all’ex fenomeno giallorosso non è d’altronde mai mancata: le sue battute, durante le partite o in occasioni ufficiali, sono infatti spesso diventate tormentoni. E questo, una battuta, pare aver fatto a inizio settimana durante un evento organizzato da Betsson.
«Ci sono squadre di Serie A che mi hanno chiamato - ha spiegato Totti - Mi dovrei allenare molto bene ma in due-tre mesi sarei pronto. Con il livello di oggi, in un campionato nel quale un “10” non c’è, potrei tranquillamente dire la mia».
In sala in molti hanno sorriso eppure, per una volta, Francesco non ha usato un tono ironico né chiuso l’affondo con uno dei suoi soliti sorrisetti. Da qui l’idea che, sotto sotto, a un clamoroso ritorno stia in fondo pensando.
«Spero sia stata una battuta - è intervenuto Arno Rossini - un suo ritorno in campo non avrebbe senso. Secondo me Francesco sarebbe assolutamente ridicolo».
Ha compiuto 48 anni da poco. Nemmeno per qualche spezzone di partita?
«Non scherziamo. Ma ve lo immaginate contro un 20-25enne? In campo lo azzannano, se lo mangiano. Già con Spalletti, l’ultimo anno in cui ha giocato, era sempre per terra. Oggi non potrebbe assolutamente competere. Anche avendo la volontà e la costanza per rimettersi in forma un certo livello, quello richiesto per la Serie A, non potrebbe raggiungerlo. Tecnicamente ancora adesso non può essere messo in discussione, fisicamente però sarebbe improponibile: non reggerebbe».
Eppure ci sono stati campioni capaci di rendere al massimo lontano dalla giovinezza. Nella boxe, per esempio, non è raro vedere pugili contendersi un titolo dopo gli “anta”.
«E nel 1994, a 43 anni, Moser mancò per poco il record dell’ora. Ma non è questo il punto. Come capita per i pugili, anche il ciclista trentino si impegnò su un evento unico. Totti dovrebbe invece scendere in campo tutte le domeniche. E, alla sua età, una settimana non è sufficiente per recuperare lo sforzo fatto. Io spero vivamente non torni, sarebbe patetico».
Più che di essere pronto a tornare, con la sua uscita il Pupone ha dimostrato di non aver mai “staccato” con la testa. Si sente ancora un calciatore.
«Pensa di essere ancora un giocatore quando invece dovrebbe ormai essersi rassegnato all’idea di essere un ex. E, per come la vedo io, a sette anni dal ritiro questo è abbastanza grave. Vuol dire che non ha accettato la situazione, non ha accettato il pensionamento. Vuol dire che ha un problema».
