Cerca e trova immobili
Inter e Juve, pari scintillante Spettacolo ed emozioni: nerazzurri e bianconeri si dividono la torta
Una doppietta di Yildiz nel finale ha stabilito la parità.
MILANO - Al termine di un match frizzante, divertente e ricco di colpi di scena, Inter e Juventus si sono divise la posta in palio: il derby d'Italia è andato in archivio con un incredibile 4-4.
Spinti da uno stadio caldissimo, i nerazzurri hanno subito aggredito i bianconeri, passando in vantaggio già al 15’ con un rigore di Zielinski (fallo di Danilo su Thuram). I bianconeri non sono in ogni caso rimasti a guardare e, con Vlahovic e Weah, in 7’ hanno ribaltato la situazione. Sorretta da grande qualità, la Beneamata ha tuttavia trovato velocemente il modo per ritornare avanti: lo ha fatto grazie alla bella conclusione di Mkhitaryan, a segno al 35’ dopo una veloce azione corale, e ancora con Zielinski, che sempre dagli undici metri ha freddato Di Gregorio (37’).
A cominciare meglio la ripresa è stata l’Inter che, sfiorato il quarto gol al 50’ con un'azione insistita nell’area rivale, lo ha trovato al 53’ con un velenoso diagonale di Dumfries. A quel punto però, colpevolmente, ha un po’ mollato la presa. E la Juventus, trascinata dall’entusiasmo dei suoi giovani, ha risalito la corrente. Il talentuosissimo ma a volte criticato Yildiz ha deciso di recitare nel ruolo di mattatore e, in 11’, ha dato due dispiaceri a Sommer, stampando l’incredibile pareggio.
La giornata di Serie A ha offerto altri tre match estremamente combattuti. Parma ed Empoli non si sono risparmiati e, registrati l’autorete di Coulibaly e il gol di Charpentier (ma anche il rigore sbagliato da Bonny all’84’), si sono accontentati del pari (1-1). Un pareggio si è visto anche a Monza dove, due volte in svantaggio (Ellertsson e Svoboda), i padroni di casa sono riusciti a salvarsi contro il Venezia grazie a Kyriakopoulos e Djuric. Vittoria pesante, invece, per la Lazio, brava a costruire le proprie fortune sul vantaggio siglato da Noslin. Contro il Genoa i biancocelesti hanno attaccato e sprecato, trovando solo nel finale, con Pedro e Vecino, i gol del 3-0 definitivo.
