Ivanisevic tende la mano all’italiano: «Il tennis ha bisogno di lui»
«Djokovic non lo do mai pe spacciato».
TORINO - Tornato in pista dopo un periodo di riposo forzato, Goran Ivanisevic è carico come non gli succedeva da tempo. L’ex campione croato, fino alla scorsa primavera allenatore di Novak Djokovic, è infatti pronto a prendere per mano Elena Rybakina, che lo ha scelto per salire di livello e provare a diventare la numero uno al mondo.
Prima di cominciare ad accompagnare la russa, il 53enne di Spalato ha però voluto fare il punto sulla situazione del circuito maschile, parlando di Djokovic - ovviamente - come anche di Jannik Sinner.
«Quando Nole decide di giocare, significa che lo vuole. E quando sta bene ed è motivato, per me vale Sinner e Alcaraz: se vuole davvero competere è ancora il migliore al mondo. Lo abbiamo visto alle Olimpiadi: se gioca in quel modo allora può ancora vincere degli Slam. Io, comunque, non lo do mai per spacciato. Per quanto riguarda gli altri due, sono giocatori diversi. Per me, quando sono al massimo, Jannik è il migliore, è più continuo durante la partita. L’unico freno per lui può essere la vicenda Clostebol. Spero sinceramente che lo lascino in pace e che gli permettano di giocare. Il tennis ha bisogno di lui. La WADA poi… con Cilic abbiamo dovuto averci a che fare e quelle persone a me non piacciono. Vogliono solo distruggere la vita delle persone. Spero che per Jannik venga fuori qualcosa di positivo».