Gli aneddoti dell'ex attaccante dell'Inter Adriano in un'autobiografia: «Dopo la morte di mio padre, l'alcol era il mio migliore amico».
«Moratti? Per tutti è una leggenda, per me è stato anche un genitore».
MILANO - L'Imperatore Adriano, ex bomber dell'Inter dell'inizio degli anni 2000, ha raccontato la sua storia in un'autobiografia - chiamata «La mia più grande paura» - presente da qualche ora nelle librerie.
Fra i tanti aspetti trattati il 42enne ha anche raccontato le battaglie che ha dovuto affrontare per combattere le sue dipendenze e convivere con la depressione. «Quando tornavo a casa, trovavo qualsiasi motivo per bere», si può leggere nel libro. «Mi sdraiavo in un angolo senza nemmeno riuscire a sognare. Molte persone utilizzano il calcio come una valvola di sfogo, ma per quanto mi riguarda avevo bisogno di una via di fuga da questo sport. La mia via d'uscita era mio padre, ma quando è deceduto l'alcol è diventato il mio migliore amico. Ho iniziato ad arrivare in ritardo agli allenamenti con l'Inter, ma la società ha cercato di insabbiare tutto agli occhi della stampa. In quel periodo ho ricevuto tante multe, ma non mi interessava perché guadagnavo molti soldi».
A quel punto è arrivato in suo soccorso il presidente Massimo Moratti che lo voleva mandare in una clinica di riabilitazione. «Mi disse nel suo caratteristico modo - sereno ed elegante - che sarei dovuto andare in Svizzera(...). Ma cosa pensavano di fare? Ero depresso e non capivo bene cosa dicevano le persone intorno a me. In seguito risposi: "Non sono pazzo, presidente. Con tutto il rispetto, ma perché vuole mandarmi in un manicomio?". La trovavo un'idea assurda, perché non si è mai visto un calciatore ricoverato in una clinica di riabilitazione(...). Moratti? Per tutti è una leggenda, per me è stato anche un padre».
Ricordiamo che con i nerazzurri il brasiliano ha conquistato sette trofei ed è inoltre il migliore marcatore in assoluto del club milanese della Campions League con 18 reti. Con la nazionale verdeoro ha invece vinto una Copa America e una Confederations Cup, laureandosi il capocannoniere di entrambe le competizioni.