SUPER LEAGUEBottani e Crus esaltano il Lugano

LUGANO - Una grande prestazione, una grande vittoria. Schiantando lo Zurigo, il Lugano ha fatto il pieno di punti e consensi. Non c'era modo migliore per cominciare il tour de force di fine anno.

«Siamo partiti male, con il gol preso dopo pochi minuti - ha spiegato Mattia Bottani - ci hanno pressato molto, ma abbiamo reagito nel modo giusto. Trovando subito due reti e mettendoli in difficoltà con le nostre verticalizzazioni. La squadra ha fatto una grande partita, poi una volta che hanno preso il rosso, ma già prima sul 4-1, abbiamo avuto la sfida in mano. Sembravamo in difficoltà ma siamo stati bravi a reagire, non c’è stata più partita. Sono contento della mia prestazione, ci voleva dopo un periodo non bellissimo, ma soprattutto contento per la squadra. Aver battuto la capolista, visto che era uno scontro diretto, ci riempie di gioia. La pausa ci ha fatto bene, ci siamo presi tutto il tempo per riposare, ricaricare le batterie e ci siamo allenati molto forte. Siamo ripartiti molto probabilmente con la mente più libera, soprattutto con tutti gli impegni che abbiamo avuto. Pero' adesso ci aspetta ancora un periodo molto lungo e difficile; partire come abbiamo fatto oggi ci aiuterà moltissimo».

«Quel che mi ha fatto piacere è stata la reazione della mia squadra dopo i primi dieci, tremendi, minuti - ha invece sottolineato Mattia Croci-Torti - Abbiamo impattato la partita nella maniera sbagliata, non eravamo in particolare pronti a contrastarli a livello fisico. Il gruppo è riuscito tramite il gioco a rispondere nel migliore dei modi all'inizio negativo. Questa reazione dà tanta forza per il prosieguo. Inoltre, ci tengo a ringraziare i nostri tifosi, i quali ci hanno sostenuto e spinto a fare quel qualcosina in più. Avevamo preparato la partita in maniera molto chiara e, anche se sono stati commessi tanti errori insoliti e nonostante lo svantaggio, abbiamo cercato di uscirne tramite il gioco. La reazione che si è osservata è dovuta alla voglia dei ragazzi, eccezionali nell'interpretazione dei novanta minuti».