Doppia rimonta e rete in extremis, piangono i nerazzurri
Conceiçao ha dato carattere ai rossoneri.
RIYAD - Pronostico ribaltato nella finale della Supercoppa Italiana: inchinandosi 2-3 davanti al Milan, l’Inter ha dovuto cedere il trofeo. Dopo i successi del 2021 (sulla Juventus), del 2022 (sul Milan) e del 2023 (sul Napoli), i nerazzurri hanno mancato il prestigioso poker facendosi riprendere e infine superare dai rossoneri.
Nel primo tempo Barella e compagni hanno subito la verve dei cugini, intraprendenti e motivati. Non hanno in ogni caso sbandato e, all’ultimo respiro, con Laurato Martinez hanno trovato il vantaggio. Sono poi scappati subito a inizio ripresa, lanciati da Taremi, “acceso” da un lancio illuminante di De Vrij. In seguito, però, hanno subito il ritorno dei rossoneri che, trovato il gol su punizione con Theo Hernandez (52’), sono stati in grado di alzare il ritmo. Un intervento prodigioso di Bastoni su Reijnders e uno di Sommer su Morata li hanno in ogni caso stoppati. Il tutto mentre Maignan ha dovuto fare gli straordinari per mantenere viva la fiammella della speranza. Il gol del pari, nell’aria, è arrivato all’80’ per merito di Pulisc, bravo a chiudere una veloce ripartenza con un diagonale velenoso. Il nuovo equilibrio ha rischiato di saltare velocemente; è stato tuttavia difeso da Maignan, bravo su Taremi e addirittura superlativo su Dumfries. Quando i rigori parevano a un passo, ecco però che il Diavolo ha accelerato nuovamente: Leão ha inventato e Abraham ha messo la palla in fondo al sacco per la rete decisiva. Quella della festa rossonera.