Arno Rossini: «Sconfiggere il Basilea farebbe la differenza a livello mentale»
Campionato, Coppa Svizzera e Conference League, «I bianconeri devono essere ambiziosi».
LUGANO - Impegnato nel ritiro di Marbella, il Lugano sta lavorando per provare a rendere eccezionale la seconda parte di stagione. Ottimi da luglio a dicembre, da qui a primavera i bianconeri proveranno a confermarsi. Anzi, a superarsi, perché tra campionato, Coppa Svizzera e Conference League, il piatto è ricchissimo.
«Tre competizioni nelle quali il Lugano può fare benissimo - è intervenuto Arno Rossini - I bianconeri devono essere ambiziosi. Ma sono sicuro che la fame non mancherà».
Il torneo più “semplice”, se così si può dire, è la Coppa Svizzera.
«Di facile non c’è nulla. Certo il quarto di finale con il Bienne non sembra impossibile da superare; nei turni successivi i ticinesi si troveranno in ogni caso quasi sicuramente davanti rivali fortissime. Ma sono reduci da tre finali consecutive, pensate che il nome dell’avversario possa spaventarli?».
Possono arrivare ancora fino in fondo?
«Assolutamente. E sarebbe un evento storico».
Il campionato è un po’ più complicato da pronosticare.
«Il Lugano non è il grande favorito, non credo cioè che possa vincere con un distacco abissale. Stile Young Boys per intenderci. Per me è comunque in pole position».
Si riparte dallo scontro diretto con il Basilea.
«Partita delicata e importante allo stesso tempo. I renani sono, a mio avviso, l’avversario più insidioso nella corsa al titolo. Batterli cambierebbe forse poco a livello di classifica, ma farebbe una differenza incredibile a livello mentale».
Rimane la Conference League, competizione nella quale i bianconeri hanno fin qui fatto benissimo ma che, contemporaneamente, affrontano da outsider.
«Il Lugano lo ha già dimostrato più volte in questi ultimi anni: quando scende in campo con la testa giusta, riesce a fare risultato. E come ci riesce? Perché è arrivato ad avere un alto livello di autostima, che gli permette di affrontare alla pari qualsiasi rivale. E l’autostima non si compra: cresce di pari passo con le buone prestazioni e i buoni risultati».
In Europa, sulla loro strada, i bianconeri potrebbero trovarsi di fronte Rapid Vienna, Djurgarden, Fiorentina, Chelsea…
«Non partono favoriti e allora? Quando l’ambiente è caldo, “spinge”, il Lugano riesce spessissimo a fare grandi partite. Per questo motivo non vedo impossibile fare risultato, vincere, in trasferta su un campo importante. Contro una grande squadra, forse i ticinesi soffrirebbero più a Thun».