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BRUXELLES«Radja nega ogni coinvolgimento»

28.01.25 - 17:16
Nainggolan: tesori e un arsenale nelle perquisizioni
Imago
«Radja nega ogni coinvolgimento»
Nainggolan: tesori e un arsenale nelle perquisizioni
Nel 2016 un socio di Nainggolan fu implicato nel traffico di oltre una tonnellata di cocaina.
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BRUXELLES - In poche ore Radja Nainggolan ha visto la sua vita andare a rotoli. Arrestato lunedì in Belgio insieme ad altre quindici persone, in queste ore il calciatore sta infatti rispondendo alle domande del giudice istruttore, che sta cercando di stabilire le responsabilità in un caso di traffico internazionale di stupefacenti.

Noto perché mai facilmente gestibile - anche quando giocava ad altissimo livello - il 36enne ha trascorso una notte in carcere ed è ancora incerto sul proprio futuro. Rimarrà in stato di fermo? Tornerà a casa? Poche certezze le ha pure l'avvocato Mounir Souidi, che ha però cercato di alleggerire la posizione del suo assistito specificando che in realtà, per quel che lo riguarda, l'accusa è quella di riciclaggio di denaro. «Radja nega ogni coinvolgimento - ha spiegato il legale ai media - Il mio cliente è molto colpito dall’accaduto e stiamo ancora aspettando per capire cosa dovrà fare dopo l'udienza. Sa che in passato la stampa lo ha legato ad altri casi di traffico di stupefacenti (nel 2016 un suo socio in affari fu implicato nel traffico di oltre mille chili di cocaina, ndr) ma questa storia è diversa e lo ha molto impressionato».

Intanto le prime notizie riguardo all’azione che ha portato ai fermi hanno reso più chiara, e grave, la situazione. Nelle loro perquisizioni le forze dell’ordine hanno trovato - e sequestrato - 2,7 kg di cocaina, due giubbotti antiproiettile, diverse armi da fuoco, 370’000 euro in contanti, gioielli, orologi, monete d'oro e diversi veicoli di lusso.

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