Lugano ferito, Lugano agguerrito

LUGANO - L’euroimpegno contro il Celje, quello che è costato l'eliminazione dalla Conference League, ha tolto al Lugano energie fisiche e mentali. Non gli ha però tolto la voglia di riscattarsi in campionato, dove ha perso certezze e gloria a causa di tre rovesci consecutivi. 

Gli inciampi contro Young Boys, Zurigo e Sion hanno infatti “sporcato” la classifica dei bianconeri, levando loro la vetta e portando parecchio malumore in uno spogliatoio che sa di valere molto più di quello che ha detto ultimamente il campo. Per raddrizzare la situazione e tornare a sorridere, i ticinesi hanno in ogni caso un solo modo: battere il Winterthur in un match, quello valevole per la 28esima giornata, che può rivelarsi una trappola. 

Gli zurighesi sono il fanalino di coda del campionato e, dallo scorso weekend, aritmeticamente certi di dover partecipare al Gruppo retrocessione. Non per questo hanno però già mollato. Per quelle che sono le loro possibilità, sono ancora sul pezzo, determinati a raccogliere i punti necessari per evitarsi lo spareggio. Che abbiano gambe, testa e voglia lo hanno dimostrato nelle ultime settimane, nelle quali hanno infilzato Young Boys e San Gallo.

Analizzata un po’ più a fondo, la statistica ha però tutta un’altra faccia. Se si considerano solo le partite in trasferta - e domenica si giocherà a Cornaredo - i biancorossi tornano infatti a essere modesti. Le ultime quattro volte che sono saliti sul bus hanno infatti preso sberle: pur battendosi sono sempre stati sconfitti. Raccogliendo le forze residue prima della sosta, il Lugano deve quindi cercare di fare… il Lugano, ovvero giocare con personalità e azzerare gli errori. Le possibilità di un successo sono tutt’altro che basse e a questo punto della corsa tre punti valgono tantissimo.