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SERIE B

Grosso segnato dall’aggressione

«Almeno sono qui per parlarne»
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Grosso segnato dall’aggressione
«Almeno sono qui per parlarne»
«Mi hanno appena tolto altri tre pezzi di vetro, i francesi se li erano dimenticati»
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SASSUOLO - Il presente di Fabio Grosso, mister di quel Sassuolo ormai lanciato verso la promozione in Serie A, è più che sereno. Il recente passato è però stato parecchio turbolento. Nell’ultima avventura prima di approdare in neroverde, quella all’Olympique Lione, l’ex difensore italiano ha infatti rischiato molto. E non per quel che riguarda prestazioni e risultati.

Il 29 ottobre 2023, mentre era sul pullman della sua squadra, diretto allo stadio prima della partita con l’Olympique Marsiglia, il tecnico azzurro è stato colpito da una bottiglia lanciata da un gruppo di tifosi (se così si possono chiamare) marsigliesi. L’oggetto ha sfondato il finestrino e centrato al viso il mister, che in un attimo si è ritrovato ferito e stordito.

«I tifosi del Marsiglia hanno tirato una bottiglia contro il nostro autobus proprio mentre mi giravo per abbassare la tendina - ha spiegato Grosso a La Repubblica -. E questo potrebbe avermi salvato la vita, perché altrimenti sarei stato colpito alla tempia. Invece mi ha preso sotto l'occhio sinistro. Per questo mi hanno dato 15 punti di sutura. In quell’occasione ho capito cosa significa rischiare di morire sul colpo, è tutto un istante, un bivio. Mi hanno appena tolto altri tre pezzi di vetro, i francesi se li erano dimenticati, e se abbasso la palpebra si vede ancora la cicatrice. Non è granché ma almeno sono qui per parlarne».

Per l’aggressione, che ha fatto vergognare la Francia intera, e per gli scontri verificatisi all’esterno del Vélodrome, sono state arrestate nove persone.

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