Arno Rossini: «L'Inghilterra ha cambiato pelle»
«A Londra hanno avuto la scusa e la possibilità per chiudere il rapporto con Southgate... ma non lo hanno fatto».
GELSENKIRCHEN - Nell’estate di tre anni fa l’Inghilterra fu quasi perfetta. Mise insieme cinque vittorie e un pari nelle prime sei partite - tra gironi del primo turno, ottavi, quarti e semifinali - per poi presentarsi, da grande favorita, alla finale di Wembley contro l’Italia. Come andò a finire, con le parate di Donnarumma e il commovente abbraccio tra Roberto Mancini e Gianluca Vialli, lo ricordiamo tutti.
Quella batosta, con il poco profetico motto “it’s coming home” trasformatosi in “it’s coming Rome”, ha reso solo più grande e forte la determinazione della selezione dei Tre Leoni, arrivata anche a questo Europeo accompagnata da grandi aspettative.
«Ha un organico importante e uno stile di gioco molto “europeo” - ha sottolineato Arno Rossini - Nel tempo i britannici sono infatti riusciti a cambiare pelle e ora giocano per costruire e segnare. Sono propositivi. Poi, fatto molto importante, in rosa hanno dei fenomeni assoluti. Prendiamo Jude Bellingham, per citarne uno: fresco campione in Champions League con il Real Madrid, è straordinario. Fa semplicemente la differenza. Tenuto conto di tutto ciò… dico che possono tranquillamente arrivare tra le prime quattro del torneo».
Qualche dubbio c’è su Gareth Southgate: l'allenatore è inviso a parte della tifoseria.
«Il selezionatore non ha sempre convinto, è vero. Alcune sue scelte, alcune sue formazioni, sono state molto criticate. Però si deve tenere conto di un aspetto secondo me non secondario: a Londra hanno avuto la scusa e la possibilità per chiudere il rapporto ma non lo hanno fatto. L’allenatore è stato riconfermato ed è ancora ben saldo al suo posto».
Mancanza di alternative, magari?
«No, credo piuttosto che, semplicemente, nonostante tutto Southgate abbia il gruppo dalla sua parte. Credo che, con il lavoro e l'attenzione prestata ai particolari, sia riuscito a far digerire la sconfitta nell’Europeo casalingo, a far voltare pagina a tutti. Altrimenti, questo è certo, non lo avrebbero tenuto. Per quel che riguarda lo spogliatoio, l’Inghilterra è dunque tranquilla. I giocatori devono “solo” riuscire a presentarsi in campo con la giusta tranquillità e devono riuscire a giocare al livello che hanno già dimostrato di poter raggiungere. Tutto verrà poi di conseguenza».