Arno Rossini: «Mbappé “pesa” il 20-30%, ma anche senza di lui la Francia è la favorita dell’Europeo»
«Da prima del suo girone, la Francia troverebbe Portogallo o Turchia. Quasi quasi ai galletti converrebbe perdere contro l’Olanda».
LIPSIA - Naso rotto, un po’ di sangue, qualche lacrima e un paio di imprecazioni. Cominciati gli Europei convinto di potersi confermare come il giocatore più forte del Vecchio Continente, Kylian Mbappé potrebbe continuarli… seduto in panchina. Almeno per qualche giorno.
Evitata l’operazione - la farà solo a torneo concluso - salvo sorprese e tentativi dell'ultima ora il francese dovrebbe rimanere a riposo per una-due partite prima di tornare per dare una mano ai suoi. Nel frattempo potrà abituarsi al dolore e alla maschera protettiva già indossata in allenamento.
«Mbappé non gioca contro l'Olanda? Non so. Pure senza di lui la Francia rimane comunque la favorita numero uno nella corsa al titolo - è intervenuto Arno Rossini - Deschamps ha parecchie soluzioni…».
L’assenza di un campione dovrà pur pesare.
«Pesa, pesa. Senza di lui i galletti perdono almeno il 20-30% del loro potenziale. Per quanto sono forti, il 70-80% rimanente potrebbe in ogni caso bastare per riuscire a primeggiare. Forse per un po’ non ci sarà il nuovo giocatore del Real Madrid, che anche quando tornerà sarà in parte limitato? Mancheranno la sua qualità, la sua velocità e i suoi strappi? Lì davanti ci sono comunque Giroud, Dembélé, Griezmann, Thuram e Kolo Muani. E Deschamps, lo ha dimostrato più volte, è bravissimo a gestire e a far rendere al meglio un gruppo multiculturale, che spesso comincia lentamente ma poi cresce con il passare del tempo».
Stasera, venerdì, la Francia sfiderà l’Olanda e in caso di vittoria sarà quasi certamente prima nel suo gruppo. Si prospetta uno scontro con Turchia o Portogallo negli ottavi.
«Da seconda troverebbe invece la seconda del girone con Romania, Slovacchia, Belgio e Ucraina. Quasi quasi ai galletti converrebbe perdere. Scherzi a parte, passasse vincendo il suo raggruppamento, sarebbe poi costretta a faticare. La Turchia mi è molto piaciuta contro la Georgia: ha qualche elemento di primissimo piano e un gioco, quello disegnato da Montella, ordinato e incisivo. Ha tutto per recitare nel ruolo di sorpresa del torneo. Il Portogallo è invece sempre il Portogallo. In quella selezione giocano campioni veri, in ogni zona del campo. Così tanta qualità ce l’hanno in pochi, nell’undici titolare come anche in panchina. Se nelle prossime partite i lusitani riusciranno a essere meno leziosi, più concreti…».